Profanazione a Monte Grisa: divelte numerose croci della via Crucis proprio nel mese delle celebrazioni per il 50mo anniversario del Santuario.

Tempio mariano di Monte Grisa, profanazione delle croci della Via Crucis




(Foto di Salvatore Porro)

Alle prime luci dell’alba dei vandali hanno distrutto alcune delle Croci delle stazioni della Via Crucis nelle adiacenze del Santuario di Monte Grisa. Ce ne dà notizia Salvatore Porro, collaboratore di Padre Luigi Moro, Rettore del Santuario. Porro si è recato immediatamente sul posto e ha potuto vedere che sono state divelte le croci della prima stazione (Gesù è condannato a morte), della seconda (Gesù riceve la Croce), della quinta (Gesù è aiutato dal Cireneo), della sesta (Gesù è aiutato dalla Veronica), della settima (Gesù cade la seconda volta), dell’ottava (Gesù incontra le pie donne), della nona (Gesù cade la terza volta), della dodicesima (Gesù muore in croce), della tredicesima (Gesù è deposto dalla Croce) e della quattordicesima (Gesù è posto nel sepolcro). Le altre stazioni, riferisce Porro, sono rimaste intatte. Lo stesso ci riferisce che sull’alabarda situata davanti alla XV stazione è stato trovata una corda di colone nero del diametro di circa 5-8 cm. sistemata a forma di croce.

Le stazioni della Via Crucis – ricorda Porro – sono state realizzate dal Movimento Maria Regina della Pace nell’Anno Mariano 1987-1988 e donate al Comune di Trieste, proprietario del terreno, donazione approvata da un’apposita delibera comunale.

Il grave atto di profanazione avviene in questo Mese di Maggio, dedicato dalla Chiesa e dalla devozione popolare a Maria Santissima e, in particolare, nel corso delle celebrazioni per il 50mo anniversario della consacrazione del Santuario. Proprio domenica scorsa 22 maggio il Vescovo Mons. Giampaolo Crepaldi, dall’alto del colle di Monte Grisa, ha benedetto la città con la statua della Madonna di Fatima qui conservata.

Non può essere dimenticato nemmeno che ci stiamo approssimando al centenario della apparizioni di Fatima, che ricorrerà nel prossimo anno 2017.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *