Alla conferenza stampa di martedì 27 agosto presentazione della edizione 2013 degli "Incontri con l'Autore" con cui la Cattedra di San Giusto apre il nuovo anno pastorale a conclusione dell'estate.

Sgarbi e Guiducci agli Incontri con l’Autore




Riprende, anche questo anno, il ciclo degli appuntamenti “Incontri con l’autore”. La consolidata iniziativa culturale, promossa dalla Diocesi attraverso la Cattedra di San Giusto in collaborazione con il Club della Repubblica, inizierà il prossimo settembre.

Ad annunciarlo, nella conferenza stampa di martedì mattina 27 agosto, è stato lo stesso Arcivescovo mons. Giampaolo Crepaldi. «L’intendimento — ha sottolineato — è di presentare dei libri e degli autori». Due in tutto, nei martedì del 3 e 10 settembre, alle ore 17.30, nell’incantevole cornice della Sala Maggiore della Camera di Commercio di Trieste.

Verrà, per la seconda volta, Vittorio Sgarbi. Presenterà il libro, edito dalla Bompiani, dal titolo “Nel nome del Figlio. Natività, fughe e passioni nell’arte”. A proposito di questa opera, l’Arcivescovo a fatto suo il commento di Michele Dolz: «”Nel nome del Figlio” ci accompagna in un percorso veramente maestoso in lungo e in largo nella storia dell’arte cristiana occidentale. Con un assunto a dir poco coraggioso: “È certamente indicativo che la più grande rivoluzione compiuta nella storia dell’uomo sia legata al nome di un Figlio. Le rivoluzioni non le fanno i padri. Le fanno i figli. Dio ha creato il mondo, ma il suo Figlio lo ha salvato”».

Un percorso, dunque, nell’arte cristiana. A ben considerare, l’opera d’arte coinvolge la persona in tutte le sue dimensioni. È questa una delle sintesi più perfette della fede cristiana e dell’esperienza umana.

Di tutt’altro tenore è, invece, il secondo appuntamento con Pierluigi Guiducci. Il noto docente della Storia della Chiesa presso le prestigiose Università Pontificie Lateranense e Salesiana, illustrerà il frutto della sua ricerca storico scientifica “Il Terzo Reich contro Pio XII. Papa Pacelli nei documenti dei nazisti” (edizioni San Paolo). Un’opera che nella sua complessità storica viene affrontata «con grande perizia e intelligenza, — ha commentato mons. Crepaldi — perché, la storia non si fa con le chiacchiere, come spesso avviene al giorno d’oggi, ma con i documenti e le testimonianze scritte».

Entrambi gli incontri, nella diversità del loro carattere, saranno accompagnati da un intervento musicale del maestro Ennio Guerrato, con la finalità «di lasciare sedimentare il messaggio, anche a livello pasicologico, che gli autori vogliono darci».

Terzo e ultimo incontro, nella chiesa di Nôtre Dame de Sion, domenica 6 ottobre, sarà un concerto con un titolo che indica uno scopo: “Musica come riflessione”. «Si inscrive nello sforzo che la Diocesi sta facendo nell’intensificare un dialogo con gli artisti», ha proseguito l’Arcivescovo, e che vede una novità nel programma accanto agli autori della musica barocca. Il fatto nuovo e originale è dato dalla presenza del maestro triestino Marco Podda che ha composto, per l’occasione, un brano che si intitola “Beatitudines”.

Il filo comune che sottende a questi incontri di notevole rilievo culturale, ha evidenziato l’avvocato Sergio Pacor, «è la grande apertura della Chiesa triestina per far vedere che questa divisione manichea delle culture è uno schema ormai superato». Se la cultura è il modo specifico dell’uomo di esistere e la capacità di interpretare tutto l’umano, a buona ragione, questi momenti sono «un modo di confronto e dibattito».

In ultima battuta, il Vicario per il laicato e la cultura, mons. Ettore Malnati, ha ricordato la natura e il fine di questa iniziativa voluta dal nostro Arcivescovo: «È per un rapporto tra la realtà culturale laica e l’ attenzione della Chiesa nei confronti di tutto ciò che è buono e saggio».

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