Il dibattito parlamentare sulla equiparazione al matrimonio di tutti i generi di "unioni psico-fisiche" ha contribuito a mettere in ombra una serie di provvedimenti adottati il mese scorso dal governo Renzi, tutti destinati a incidere negativamente sulla qualità della convivenza civile nel nostro Paese.

Renzi abolisce gli atti osceni in luogo pubblico




di Tacitus

Nostro inferno quotidiano. Prosegue senza soste l’offensiva dei promotori del male.
Il dibattito parlamentare sulla equiparazione al matrimonio di tutti i generi di “unioni psico-fisiche” ha contribuito a mettere in ombra una serie di provvedimenti adottati il mese scorso dal governo Renzi, tutti destinati a incidere negativamente sulla qualità della convivenza civile nel nostro Paese.

Si tratta in particolare della depenalizzazione di molti comportamenti che d’ora in poi non saranno più considerati reato. Ergo, se non proprio lodevoli, saranno da considerarsi delle mancanze minimali, di quelle, per capirci, che anche i “cattolici adulti” possono compiere senza sentirsi troppo in colpa, magari assaporando (a poco prezzo) il sottile piacere della trasgressione. Resterà infatti una sanzione pecuniaria, ma come ben sappiamo, questa può intimorire soltanto una ristretta fascia di persone: in sostanza, i percettori di redditi medio-bassi, ché i ricchi, i nullatenenti e i senza fissa dimora (cioè i gruppi potenzialmente a rischio) potranno tranquillamente infischiarsene.

Quali le fattispecie considerate? Anzitutto la guida senza patente, che sarebbe opportuno sanzionare prima che si arrivi all’omicidio stradale, un reato di cui oggi tutti parlano ma sul quale il Parlamento (in altre faccende affacendato) rimane latitante. Vi sono poi gli atti osceni in luogo pubblico. Sabato scorso un uomo si è tuffato nudo in una delle storiche fontane di Roma; immaginiamo con grande soddisfazione dei genitori eventualmente presenti con i loro figlioletti. Ma già, non vorremo mica ostacolare la benemerita attività “politicamente corretta” delle Femen, le virago specializzate nel dissacrare con l’esibizione delle loro nudità i più noti luoghi di culto? Non sia mai!

Anche fare sesso sulla pubblica via sarà d’ora in poi considerato una semplice trasgressione. Si dirà che siamo di fronte a maniaci e mitomani, magari in stato di alterazione mentale. Giusto, è per questo che è stata liberalizzato l’uso “terapeutico” della cannabis ? Certo è che con le ultime norme, si sono depenalizzate alcune “irregolarità” compiute da parte di quanti autorizzati a trattarla. Non sappiamo di che irregolarità si tratti, forse della irregolare tenuta dei registri di carico e scarico della “merce”? Voi che ne dite?

Vi è poi il disturbo alla quiete pubblica ed al riposo delle persone, attività anch’esse depenalizzate. Forse per non disturbare i tenutari di pubblici esercizi, che guadagnano dando da bere agli ubriachi anche a notte fonda? Qui il calcolo è molto semplice, si tratta di confrontare il guadagno in più con l’importo dell’ammenda eventuale. Tanto più eventuale se si considera che mettersi contro i tenutari di osterie e discoteche non è sempre una pratica consigliabile. O la mafia è un’invenzione dei giornali?

Una risposta a “Renzi abolisce gli atti osceni in luogo pubblico”

  1. Carla ha detto:

    Queste sono notizie che mi lasciano perplessa, tanto da sperare che siano false, ma se non è così,allora stiamo andando progressivamente alla deriva.

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