Il momento centrale della Giornata Nazionale di Preghiera per le Vocazioni che si è tenuta a Trieste domenica 11 maggio è stata la Celebrazione eucaristica in cattedrale. Ecco l'Omelia del Vescovo.

Vocazioni: testimonianza della Verità




 

51ª Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni

Omelia

+  Giampaolo Crepaldi

 Cattedrale di San Giusto, 11 maggio 2014

 

Carissimi fratelli e sorelle, predragi bratje in sestre,

1. Vogliamo ringraziare il Signore per averci fatto la grazia di poter celebrare la 51ª Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni, che, per quest’anno e per l’Italia, si tiene qui a Trieste, nella nostra Diocesi, sul tema Le vocazioni, testimonianza della verità. In questa IV domenica di Pasqua, la Parola di Dio per istruirci sulla natura del nostro rapporto vocazionale con Cristo e della nostra vitale appartenenza a Lui usa l’immagine del pastore: Cristo è il nostro pastore e noi siamo il suo gregge. Noi entriamo in un rapporto profondo e vitale con la persona di Cristo a partire da una sua chiamata e dalla nostra risposta alla sua chiamata. Quella del Signore non è una chiamata generica, ma personale: egli chiama le pecore una per una. E’ la chiamata alla fede, accogliendo la quale ognuno di noi si abbandona in tutto a Dio liberamente, prestando il pieno ossequio dell’intelletto e della volontà a Dio che in Gesù si rivela e ci chiama. Se nella fede noi stiamo uniti a Cristo, Egli ci dona un “nutrimento” che ci dona la vita. Questo nutrimento è costituito dal dono che Egli ci fa della sua Verità mediante la sua Parola; della sua Libertà che noi raggiungiamo pienamente seguendo Lui; della sua stessa Vita divina mediante il pane eucaristico. Uniti a Lui mediante la fede, nutriti dalla sua Parola e dal suo Corpo e Sangue, siamo resi capaci di rispondere alla sua chiamata, di seguirne le orme e di vivere come Lui è vissuto.

2. Carissimi fratelli e sorelle, predragi bratje in sestre, ogni vocazione che nasce e si sviluppa nella Chiesa – da quella battesimale, a quella matrimoniale, da quella alla vita consacrata a quella sacerdotale – ha in Cristo, buon Pastore, il punto di riferimento essenziale: è Lui che chiama, è Lui che interpella con la sua Parola, è Lui che sollecita la nostra risposta, chiedendoci di amarLo “con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza” (Mc 12,33). A questo riguardo, il nostro amato papa Francesco, nel suo Messaggio per questa 51ª Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni, ha scritto opportunamente: “Perciò ogni vocazione, pur nella pluralità delle strade, richiede sempre un esodo da se stessi per centrare la propria esistenza su Cristo e sul suo Vangelo. Sia nella vita coniugale, sia nelle forme di consacrazione religiosa, sia nella vita sacerdotale, occorre superare i modi di pensare e di agire non conformi alla volontà di Dio. E’ un esodo che ci porta a un cammino di adorazione del Signore e di servizio a Lui nei fratelli e nelle sorelle. Non dobbiamo avere paura: Dio segue con passione e perizia l’opera uscita dalle sue mani, in ogni stagione della vita. Non ci abbandona mai!” (n. 2).

3. Carissimi fratelli e sorelle, predragi bratje in sestre, in questa 51ª Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni, siamo tutti invitati a prestare un’attenzione particolare alle vocazioni al presbiterato. Lo vogliamo fare con una preghiera liturgica: Pastore eterno, tu non abbandoni il tuo gregge, ma … lo conduci attraverso i tempi, sotto la guida di coloro che tu stesso hai eletto vicari del tuo Figlio e hai costituito pastori della Chiesa. Cristo è il pastore che ricostituisce l’unità della famiglia umana nel suo corpo che è la Chiesa e lo fa anche attraverso coloro che costituisce suoi vicari, sue immagini visibili. Nei pastori che oggi pascolano la Chiesa, è Cristo che pascola. Questo e un grande e felice mistero! Tuttavia, sento il dovere di ricordare a me e a voi le parole piene di preoccupazione di S. Agostino: “Lungi da noi che adesso manchino i buoni pastori! Dio non voglia che ne rimaniamo privi! Lungi da noi il pensiero che la misericordia divina abbia smesso di generarli e di investirli della loro missione!” [Discorso 46,30; NBA XXIX, pag. 839]. Eppure, vedendo la situazione attuale e quella dei prossimi anni, non possiamo non chiederci: come mai il numero dei pastori va paurosamente calando? È una domanda che deve bruciarci dentro al cuore ed essere stimolo ad una preghiera più fervorosa e continua.

A Maria – la Vergine chiamata alla maternità divina – dedichiamo tutti gli innumerevoli cammini vocazionali dei cristiani, pregandola di accompagnarli e assisterli con la sua materna protezione.

Una risposta a “Vocazioni: testimonianza della Verità”

  1. claudia herrath ha detto:

    Durante la Santa Messa ,guardando il sacerdote che celebra la Santa Eucarestia,ringrazio il Signore per questi doni:per averci donato i sacerdoti che ogni giorno ci offrono Gesu’;ogni giorno in tutte le chiese del mondo,anche le piu’ sperdute,c’è sempre un sacerdote che ci accoglieE’ il segno che Gesu’ è sempre con noi,come aveva promesso.Penso che diventare sacerdote sia il dono piu’ grande che un giovane puo’ ricevere.Ringraziamo tutti i sacerdoti per la loro missione.

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