Contro il male di questo mondo, Dio, in quel Bambino, risponde con la sua bontà. Luce e amore sono i pilastri della nascita di Gesù.

La Luce dl Natale. Messaggio del Vescovo Mons. Crepaldi alla Diocesi per il Santo Natale




DIOCESI DI TRIESTE

NATALE DI LUCE

MESSAGGIO NATALIZIO

+ Giampaolo Crepaldi
Arcivescovo-Vescovo di Trieste

1.     «Un angelo del Signore si presentò [ai pastori] e la gloria del Signore li avvolse di luce» (Lc 2,9). Questo testo del Vangelo di Luca ci racconta che i pastori, tutti presi ad ascoltare la voce dell’angelo che annunciava loro la nascita di Gesù, vengono misteriosamente e miracolosamente avvolti dalla luce. La luce, infatti, è una parola chiave per comprendere e illustrare il mistero della nascita di Gesù. Chiediamoci: che cosa vuole dirci l’evangelista Luca, presentandoci la nascita di Gesù come l’irruzione di una grande luce in un mondo pieno di tenebre ed incertezze? Da sempre luce-tenebre denotano due condizioni che ognuno di noi sperimenta: la luce significa conoscenza, significa verità che elimina le tenebre dell’ignoranza e dell’errore. Perché, allora, proprio la nascita di Gesù a Betlemme fa irrompere nel nostro mondo e nella nostra coscienza la luce che scaccia le tenebre dell’errore e dell’ignoranza? Ognuno di noi avverte il desiderio profondo di avere risposte alla sua ricerca di senso della vita. Desidera guardare oltre le cose penultime e mettersi in ricerca di quelle ultime. Con la nascita di Gesù abbiamo la risposta a questo desiderio: Dio è quel bambino posto in una mangiatoia. Dio ci ama così tanto da nascere nel modo più umile, perché l’uomo non abbia paura di accostarsi a Lui; non abbia paura di condividere con Lui la sua vicenda umana. La luce che rifulge a Natale è la luce dell’Amore di Dio per l’uomo.

2.     Alcuni giorni fa, attraversando Piazza dell’Unità d’Italia, sono stato piacevolmente colpito dalle due file di alberi di natale carichi di luce e, con riconoscenza e spontaneità, ho collegato lo splendido spettacolo al significato profondo del Natale di Gesù. “Dio è luce e in Lui non ci sono tenebre”, ci dice san Giovanni (1Gv 1, 5). La luce è fonte di vita. Così la luce ci fa vivere, ci indica la strada. Ma poi, la luce, in quanto dona calore, significa anche amore. Dove c’è amore, emerge una luce nel mondo; dove c’è odio, il mondo è nel buio. Nella stalla di Betlemme è apparsa la grande luce che il mondo attendeva. Nel Bambino Gesù, Dio mostra la sua gloria, la gloria dell’amore. Contro il male di questo mondo, Dio, in quel Bambino, risponde con la sua bontà. Luce e amore sono i pilastri della nascita di Gesù. Essi soli sono capaci di dare speranza a chi non l’ha più; capaci di incoraggiare le nostre famiglie a vivere unite nella fecondità e nella fedeltà; capaci di animare la nostra città nel segno della solidarietà e dell’amicizia; capaci di sostenere chi ha perso il lavoro, chi è solo, chi è migrante indesiderato, chi è anziano abbandonato, chi trova tutte le porte chiuse; capaci di illuminare la mente di chi ha a cuore i privilegi personali più che il bene comune; capaci di far luce su delitti, crimini e ingiustizie ancora senza un colpevole; capaci di indicare le strade sicure della protezione della vita, della famiglia e della libertà; capaci di rinnovare il nostro cuore e la nostra vita nel segno del bene. A tutti un buon e santo Natale.

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