Da oggi, venerdì 24 gennaio 2014, Vita Nuova è su Facebook. Francesco La Bella, ideatore del progetto e vicedirettore di VN on line, ci spiega le nuove possibilità comunicative.

Vita Nuova sbarca su Facebook




Vita Nuova sbarca su Facebook

 Parla Francesco La Bella, ideatore del progetto

Da oggi, venerdì 24 gennaio 2014, Vita Nuova è anche su Facebook. E’ una seconda tappa, dopo VN on line, di un aggiornamento comunicativo del nostro Settimanale. Ideatore e organizzatore di questo passaggio è Francesco La Bella, giornalista web e vicedirettore di VN on line, che risponde ad alcune nostre domande.

All’inizio del 2013 Vita Nuova ha iniziato la sua edizione on line. Come sono andate le cose?

La necessità di essere presenti sul web con una propria edizione di Vita Nuova in formato elettronico rappresenta un passaggio obbligato per garantire l’informazione senza “padroni e censure”. Ovvero, fare notizia senza confini. Raccontare storie, ospitare opinioni e pensieri, utilizzare il web a servizio di un pubblico giovane e attento. Perché l’Italia è fatta dai giovani che hanno voglia di costruirsi il loro futuro, internet rappresenta il loro nuovo linguaggio, sbagliato o giusto che sia. Vita Nuova aveva due possibilità: restare a guardare passivamente l’evoluzione del web oppure entrare dentro e provarci.

Perché ora pensate di sbarcare su Facebook? Si tratta di uno sviluppo organico dell’edizione on line o di una semplice aggiunta?

Uno spazio di discussione dove gli utenti possono interagire con la notizia attraverso il commento, la condivisione e la partecipazione. La velocità di comunicare con una “platea” diversa da quella fidelizzata con il cartaceo. Non sarebbe corretto parlare di uno sviluppo organico dell’edizione on-line, in un certo senso, per ora, ci limiteremo a pubblicare e divulgare le nostre notizie anche su Facebook. Il nostro desiderio è quello di aprire un nuovo dialogo con moltissimi giovani che attraverso Facebook si sono costruiti un ruolo attivo nel raccontare la loro visione sul mondo.

Può indicarci i vantaggi comunicativi che la presenza su Facebook potrà portare al giornale?

Se parliamo di accedere ad una nuova comunicazione “intrusiva”, credo che i vantaggi sulla prossima analisi statistica saranno ottimi, soprattutto in termini di visibilità. Resto critico sul fattore qualitativo. Ovvero, con il cartaceo possiamo vantare di conoscere il nostro lettore e dialogare con lui in maniera diretta, con Facebook dovremo fare i conti con migliaia di utenti a noi sconosciuti. Faremo i conti, con una “convivenza civile” tra culture e religioni diverse: sarà una bella sfida.

Ci potranno essere anche degli inconvenienti?

Non credo. L’ utente di Facebook ha l’obbligo di registrasi, compilando un form completo in ogni sua parte: non escludo dei profili “falsi” che ci prenderanno come bersaglio per attaccare la politica locale o la nostra  Chiesa, ma gli strumenti a disposizione degli amministratori della pagina Facebook sono molti e cercheremo di usarli con intelligenza.

Su Facebook si potranno trovare tutti i contenuti di VN on line o solo alcuni?

In una prima fase tutti. Ci servirà come “test” per capire l’affluenza diretta o indiretta alla nostra fonte primaria di comunicazione, l’edizione cartacea. L’utente legge la notizia su Vita Nuova on-line oppure ci arriva attraverso Facebook? Un dato importante che la nostra direzione dovrà prendere in considerazione per eventuali cambi di rotta.

In futuro c’è anche la prospettiva di Twitter?

La nostra redazione può vantare dei collaboratori decennali, aggiornati e competenti. Ma nello stesso tempo l’impiego di nuove risorse che conoscano le nuove tecnologie del web richiedono costi e molto tempo da dedicare sui social network. Lavorando nel quotidiano con il nostro direttore, vediamo che il suo tempo è vergante limitato per riuscire a fare tutto. Mi permetto di suggerirgli di prepararsi a “twittare su Twitter”, a breve ne avremo bisogno…

Una risposta a “Vita Nuova sbarca su Facebook”

  1. Salvatore ha detto:

    Ottima iniziativa.
    Un settimanale cattolico che difende i “valori NON negoziabili” deve essere letto da tutti.
    Auguri direttore.

Rispondi a Salvatore Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *