Il presidente di Vita Nuova, Luca Farina, invita tutti alla Festa che si terrà al Centro pastorale Paolo VI di Via Tigor giovedì 26 e venerdì 27. Si può vedere il programma nel banner in questo stesso nostro sito.

Vi aspettiamo con famiglia e amici




«Venite numerosi alla festa, vi aspetto con amici e parenti. Siete tutti invitati»

Il presidente di Vita Nuova Luca Farina spiega le finalità della festa del Settimanale diocesano

 

E’ la prima volta che a Trieste si tiene la Festa del Settimanale diocesano. Con quali finalità l’avete pensata e progettata?

L’idea di organizzare la festa di Vita Nuova è nata dalla volontà di condividere il nostro entusiasmo con tutte le persone che credono nel progetto Vita Nuova, ossia il progetto di avere una voce comune, di qualità, forte e chiara, di tutta la comunità cattolica triestina. Abbiamo pensato di offrire dei momenti culturali di qualità e, perché no, dopo gli incontri culturali, un bel rinfresco rigenerante e conviviale. La festa si snoda in due serate perché ci sembrava che una fosse troppo poco per stabilire dei veri legami con i nostri lettori. E’ una bella scommessa. Ci  crediamo. In molti si stanno impegnando perché riesca bene.

Chi è invitato alla festa? Si può venire liberamente?

Sicuramente sì , l’invito è esteso a tutti, ed è assolutamente gratuito. Anzi, più siamo e meglio è! D’altronde le feste riescono bene quando si è in tanti.

Vita Nuova vuole offrire un confronto costruttivo sia all’interno della comunità cattolica, sia con le altre confessioni religiose, sia con chi non crede. Solamente attraverso il confronto e il dialogo si possono superare ostacoli dovuti alle incomprensioni e costruire una società rispettosa del prossimo. La festa ha questo significato di amicizia reciproca, di collaborazione e di apertura.

Vita Nuova è un settimanale destinato solo ai fedeli della diocesi o è un giornale della città?

Vita Nuova è un settimanale che vuole approfondire tematiche di attualità, di etica, di morale e di economia attraverso gli occhi e la bocca del cristiano cattolico, quindi secondo le linee guida della nostra Chiesa. Ovviamente  non la pensiamo tutti allo stesso modo e su molte questioni il dibattito è aperto, per questo Vita Nuova è un giornale che cerca il confronto costruttivo. Vita Nuova vuole partecipare alla crescita culturale della nostra città. Lo fa senza dimenticare di essere un giornale espressione di una comunità religiosa, della comunità cattolica di Trieste, ma non si rivolge all’interno di un recinto ma spazia su tutti i temi e si rivolge  a tutti gli ambienti.

Da qualche mese avete inaugurato la versione on line di Vita Nuova. Non rischia di andare in concorrenza con il giornale cartaceo?

Assolutamente no. Vita Nuova on-line, che è stato fortemente voluto dal nostro Vescovo, è  un prodotto nuovo, orientato a un pubblico diverso, un pubblico che preferisce “navigare” piuttosto che acquistare un giornale. Molte tematiche trattate da Vita Nuova on-line sono diverse rispetto al giornale, altre ancora sono accennate e poi approfondite dal giornale Vita Nuova.

Con Vita Nuova on-line abbiamo aperto le porte a chi vuole commentare un articolo, e quindi partecipare ad un dibattito, direttamente on-line. Ci permette di interagire con i nostri lettori. E’ come una pubblica piazza a cui tutti hanno accesso e possono esprimersi.

Inoltre non dimentichiamo che internet è planetario. Abbiamo avuto visite e commenti, non solo  da tutta Italia ma, ma anche dall’Argentina, dall’Australia e da altri Paesi stranieri dove ci sono triestini ai quali sta a cuore mantenere un contatto con le vicende di Trieste.

Come vede il futuro di Vita Nuova? Ci sono possibilità di sviluppare la diffusione e assolvere ancora meglio il servizio informativo?

Sono ottimista di natura. Siamo un gruppo giovane e determinato. Abbiamo fatto tanta strada in questi tre anni e abbiamo ancora enormi spazi di miglioramento.

Vorrei che Vita Nuova divenisse sempre più un punto di riferimento per gli approfondimenti sulle varie tematiche che affronta. Dalla cronaca all’etica, all’economia. Il nostro ruolo non è dare la notizia, questo è compito di un quotidiano, ma quello di approfondire la notizia, scavare nel cuore della notizia e cercare di analizzarla. Vita Nuova è quello che si dice un giornale “di opinione”, o di approfondimento.

Lei presiede il Consiglio di amministrazione. Ci può dire le principali direttive in cui vi state muovendo?

Il Consiglio di Amministrazione ha il ruolo di tracciare una linea, quella dell’editore, e di fare il massimo affinché questa linea abbia successo. Il nostro Vescovo ci ha chiesto che Vita Nuova sia la voce di tutta la comunità cattolica triestina, con tutte le sue sfaccettature, e noi lavoriamo in questa direzione. Vogliamo Vita Nuova come un punto d’incontro, di confronto e di dialogo.

Vi aspetto numerosi alla Festa, venite con amici e parenti, siete tutti invitati.

 

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