Si poteva fare di più, si poteva essere più chiari, si poteva essere unanimi. Con qualche difficoltà comunque il Consiglio comunale di Trieste si schiera con Charlie Gard e contro la sentenza di morte.

Trieste: Il Consiglio comunale a fianco del piccolo Charlie, anche se con troppi distinguo




Lunedì scorso il Consiglio comunale di Trieste ha approvato due mozioni relative alla questione del piccolo Charlie Gard. Una mozione, presentata da Fabio Tuiach della Lega, invitava il Presidente del Consiglio comunale ad inoltrare all’ambasciata britannica in Italia una comunicazione di dissenso circa il trattamento riservato dai giudici inglesi al bambino. Una seconda mozione, presentata da Everest Bertoli di Forza Italia, chiedeva di illuminare di blu il palazzo comunale o, in alternativa, la fontana di Montuzza, in contrasto con la decisione dei giudici di procurarne la morte. La prima mozione è stata approvata con 12 voti favorevoli e la seconda con 19. Molti i non partecipanti al voto.

La problematica etica e politica sul tavolo era molto chiara. C’era prima di tutto il divieto assoluto di dare la morte a chicchessia. La vita non è a nostra disposizione e nessuno può togliere la vita ad un innocente, come è appunto il caro di Charlie.  

In secondo luogo c’era il problema eutanasia. Ventilazione ed idratazione non possono essere considerate terapie, né forme di accanimento terapeutico. Sospendere la ventilazione di Charlie sarebbe quindi chiaramente un atto eutanasico. Non c’erano dubbi in merito.

In terzo luogo non è assolutamente accettabile che sia una corte di giustizia a decidere chi deve vivere e chi no. Abbiamo già fatto esperienza di tribunali speciali e non vogliamo ripeterla anche in democrazia. E’ orrendo che dei giudici impongano a dei medici di staccare la spina.

Politicamente parlando, c’era poi un quarto elemento molto importante. Un Consiglio comunale è chiamato quotidianamente a trattare temi etici, ossia collegati con il bene comune della città. Non è indifferente che un Consiglio si pronunci o meno sulla indisponibilità della vita oppure se ne lavi le mani o, peggio, si pronunci per la sua disponibilità. Da queste premesse deriverà il comportamento quotidiano dei consiglieri, orientati dal rispetto per la vita in tutti i suoi aspetti o, al contrario, disposti a chiudere qualche occhio.

Per questi quattro motivi la votazione di lunedì in Consiglio comunale era molto importante. Il suo esito, come abbiamo già detto, è stato positivo e le due mozioni sono state approvate. Un segnale è stato dato. La cronaca degli interventi ha però rivelato motivazioni spesso superficiali e confuse. Inoltre una cosa è arrivare a conclusioni in ordine sparso e un’altra è dare una prova di unità. Si poteva legittimamente pensare che una o l’altra proposta fosse più efficace, ma purtroppo si è pensato anche che quelle non fossero questioni da Consiglio comunale o che riguardassero solo la coscienza personale e non la politica. Se la maggioranza avesse concertato insieme una proposta unica e supportata da motivazioni più forti, l’effetto sarebbe stato maggiore e migliore.

Rimane infine da spiegare come mai su una questione così chiara dal punto di vista dell’etica politica non sia stato possibile un voto unanime di tutti i Consiglieri. L’opposizione, infatti, non ha preso parte al voto. So bene che la politica purtroppo vive di tattiche, ma ci sono momenti in cui si dovrebbe dimenticare la bandiera sotto cui si milita e ritrovarsi uniti sotto l’unica bandiera umana.

5 risposte a “Trieste: Il Consiglio comunale a fianco del piccolo Charlie, anche se con troppi distinguo”

  1. Amedeo Rossetti ha detto:

    La mozione di Fabio TUIACH (Lega Nord) diceva testualmente: “Appresa dai media la notizia della decisone di autorizzare la cessazione delle cure al bambino inglese malato Charlie Gard il Consiglio comunale esprime una condanna ufficiale sulla decisione presa di non dare al piccolo Charlie la possibilità di vivere e impegna il Presidente a trasmetterla all’Ambasciata Britannica a Roma. 30 giugno 2017″.
    La mozione di Everest BERTOLI ( Forza Italia) ha riportato l’invito rivolto da Provita ai comuni, pubblicato pure sul sito, ” a illuminare di blu le loro sedi o i monumenti importanti delle loro città come segno di solidarietà nei confronti della famiglia di Charlie Gard, e per testimoniare il loro appoggio alla possibilità del trasferimento del piccolo paziente in Italia, al Bambino Gesù di Roma per tentare altre cure”.
    La prima, quella di Tuiach, una chiara ed inequivocabile presa di posizione su una questione etica; la seconda, pur condividendone gli stessi intenti, una generica dichiarazione di solidarietà.

    Il voto NON UNANIME non è solo dovuto all’opposizione: la mozione di Tuiach ha visto la non partecipazione al voto anche dell’intero blocco di Forza Italia, ad eccezione del Consigliere Cavazzini, unico del gruppo ad averci messo la faccia sul tema etico.

    Le parole hanno un loro significato e quanto riferito a voce vale nulla rispetto a quanto è scritto dai fatti.
    Dire che lo Stato non deve sostituirsi ai genitori e poi non votare un dissenso chiaro e limpido è solo far uscire aria calda dalla bocca.
    Gli stessi componenti della maggioranza mi danno ragione sul fatto che le due mozioni sono diverse anche nel contenuto.
    Fossero state le stesse, magari espresse solo con parole diverse, le avrebbero votate entrambe e non solo una.
    Su temi etici quali questo non trovo sia tollerabile una melina politica.
    Ci fosse stata solo la mozione “luci blu” il problema non si porrebbe, ma qui le mozioni erano due, la prima delle quali presentata 10 giorni prima.
    Avessero partecipato alla votazione di entrambe, il problema non si porrebbe nemmeno.
    Però quella che esprimeva una chiara posizione non l’hanno votata, preferendo una generica solidarietà, che in questo caso, ( ripeto: c’erano DUE mozioni diverse, potevano votarle entrambe) a me sembra avere lo stesso sapore delle condoglianze del boia ai congiunti dell’impiccato.
    Evidentemente i temi etici non sono di casa nemmeno in tutta la maggioranza.

  2. Angelo Paradisi ha detto:

    A dire il vero la mozione “BlueForCharlie” vede come primo firmatario Everest Bertoli, ma è firmata anche dai consiglieri Apollonio, Cason, Cavazzini, Codarin, Di Paola, Declich, Gabrielli, Marini e Porro.

    Forse sarà meno chiara dal punto di vista etico, ma impegna ad un chiaro atto pubblico che, come testimonianza, non è cosa da poco.
    Inoltre si rifà all’invito di alcune asociazioni che hanno espresso chiaramente un giudizio sulla vicenda quali, fra tutte, ProVita o CitizenGo Italia.

  3. Gabriella ha detto:

    Vogliamo i nomi di chi non ha votato la prima istanza, la vita non è una disposizione .
    Facile dire 12 favorevoli.Quella sera erano presenti 36( se ricordo bene)consiglieri comunali. Le elezioni si avvicinano e nostri diritto saper chi è per la vita , chi ha votato contro la prina mozione o ancor peggio si è lavato le mani come Ponzio Pilato e non ha preso posizione. Spero in una risposta a breve.
    Grazie

  4. Amedeo Rossetti ha detto:

    Mozione Tuiach

    Votanti 14

    Favorevoli 12:
    Claudio, Lippolis, Polidori, Roberti, Tuiach ( LEGA NORD); Porro (FRATELLI D’ITALIA); Cavazzini ( FORZA ITALIA ); Cason, Codarin, Gabrielli, Panteca, Rescigno , ( LISTA DI PIAZZA)

    Astenuti 2
    Bettio, Dal Toe’ ( LISTA DI PIAZZA)

    Contrari 0

    Non votanti
    Babuder, Bertoli, Polacco, Marini, Camber, Declich, Apollonio (FORZA ITALIA ); Bassa Poropat ( INSIEME PER TRIESTE ); Basso, Menis ( 5 STELLE); De Gioia ( VERDI-PSI); Bertoni, Cosolini, Danielis, Grim, Imbriani, Martini, Repini, Svab (PD).

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