Anticipiamo qualche passaggio dell'ampia intervista a Paolo Rovis sul Nuovo Centrodestra a Trieste che apparirà sul numero di Vita Nuova di venerdì 24 gennaio 2014.

Rovis presenta il Nuovo Centrodestra




Nel numero di Vita Nuova in uscita venerdì 24 gennaio 2014, Francesco La Bella intervista Paolo Rovis, già assessore allo sviluppo economico e turismo nella giunta Dipiazza e oggi referente provinciale per Trieste del Nuovo Centrodestra.  Nell’intervista che si potrà leggere domani, Rovis parla di un Nuovo Centrodestra che riparte in silenzio, ma attivo e sostiene che rispetto alla giunta  Cosolini c’è ben poco a cui opporsi in quanto «attua poco o nulla» e «tira a campare». Il partito – dice Rovis – «c’è, è sveglio e ottiene risultati», «di politica urlata penso siamo stufi».

Riportiamo qui due significati stralci dell’intervista:

La sinistra a Trieste è una realtà forte: regione, comune e provincia sono guidate dai loro uomini. Come pensa di ricompattare il vostro gruppo politico?

Non sono d’accordo che la sinistra a Trieste e in regione sia forte. Oggi occupa tutte le posizioni perché c’è stata  un’inedita e persistente fragilità della coalizione di centrodestra, fiaccata da rivalità interne e veti incrociati. Noi del Nuovo Centrodestra intendiamo, invece, indurre tutti a tirare una riga sui loro conti in sospeso — che non riguardano né noi né tanto meno i cittadini — e girare pagina per cominciarne una nuova. Con quale squadra? Io penso a un mix vincente che veda fianco a fianco persone che hanno già dimostrato il proprio valore e giovani animati da passione ed entusiasmo. Le garantisco che a Trieste ne abbiamo tanti e meritano di avere ampio spazio.

Il Sindaco Roberto Cosolini è stato protagonista di molti scenari politici sulla città di Trieste. La campagna sul Porto Vecchio. Il rimpasto di assessori e dirigenti. La promozione della cultura. La strategia per la crescita del turismo. Secondo Lei avete fatto una vera opposizione? Esiste un dialogo con il Sindaco Cosolini?

Il dialogo esiste, guai se non fosse così. Siamo su fronti opposti e portiamo avanti le nostre battaglie fino in fondo. Ma su idee e proposte, non certo sul piano personale. Per il resto: su alcuni temi c’è da pungolare fin che si vuole, ma poco su cui opporsi. Perché la giunta Cosolini attua poco o nulla. Lo riconoscono, a denti stretti, perfino i loro elettori. Sul turismo, ad esempio, non c’è nulla di innovativo, vivono ancora sugli allori della nostra amministrazione, quando in cinque anni i turisti sono aumentati del 50% e si apriva un albergo nuovo all’anno. E si potrebbe entrare nel dettaglio di ogni settore: un’amministrazione che purtroppo tira a campare gestendo in modo grigio e ordinario una stagione di emergenze straordinarie.

(Foto di Francesco La Bella)

 

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