Ci spiace per i critici, ma su Vita Nuova non è stata pubblicata nessuna offesa agli Scout. Se Galli della Loggia sul Corriere paragona Renzi ad uno scout non è colpa di Vita Nuova, che ha commentato solo l’immagine politica fornita dal famoso editorialista.

Nessuna offesa agli Scout




Sul numero di Vita Nuova del 13 giugno ho pubblicato un Sottolineato dal titolo “Cattolicesimo politico da boy scout” che, a quanto pare, ha fatto discutere. Ho già risposto ad una critica nella rubrica delle Lettere su Vita Nuova del 13 giugno. Ora leggo su Il Piccolo del 20 giugno un’altra critica che pubblichiamo qui sotto. Il mio Sottolineato è stato evidentemente frainteso oppure – mettiamola in modo più conciliante – non mi sono spiegato a sufficienza. Provo a rifarlo ora.

L’immagine di Renzi come “cattolico boy scout” è stato inventata da Ernesto Galli della Loggia che ne ha parlato in un suo editoriale sul Corriere della Sera e non da me. Secondo Galli della Loggia, Renzi è espressione di un cattolicesimo politico non più legato al vecchio cattolicesimo veneto e lombardo da cui era nata anche la Democrazia cristiana e più vicino al cattolicesimo di Dossetti, La Pira, don Milani – il cattolicesimo tra il Po e l’Appennino, come egli dice – di cui però Renzi stempera le asprezze, rendendolo più dolce, meno battagliero; un cattolicesimo politico semplificato e debole per esprimere il quale Galli della Logga usa il paragone degli scout.

Questo ha detto Galli della Loggia, non io. Io ho solo preso la metafora e l’ho interpretata e discussa. Il tema del mio Sottolineato non erano gli scout, ma Renzi. Una eventuale denigrazione degli scout – ammesso che ci sia stata – non è assolutamente venuta da me ma da Galli della Loggia, secondo il quale un cattolicesimo da scout è un cattolicesimo meno di principi e più di impegno concreto. Che questo sia o non sia lo scoutismo nella realtà non era tema del mio articolo. Tema del mio articolo era discutere la posizione di Galli della Loggia a proposito del cattolicesimo politico di Renzi.

Chi ha voluto vedere una valutazione degli scout quindi ha dato una interpretazione sbagliata del mio Sottolineato, una interpretazione non politica di un articolo che invece discuteva una immagine politica. Io non ho fatto nessun tipo di disinformazione, perché non ho dato notizie – le notizie si trovano in altre pagine di Vita Nuova e non negli articoli di commento -, ho discusso la posizione di Galli della Loggia. Certamente il mio commento può essere commentato da altri, ma non accusato di disinformare perché di informazioni non ne dava e non accusato di offendere gli scout perché si limitava a commentare l’immagine politica creata da Galli della Loggia.

Quanto all’accusa di essere politicamente schierato, la cosa non mi preoccupa, perché è al di fuori dei miei interessi come direttore di Vita Nuova. Non sono mai preoccupato se le cose che scrivo possano essere di destra o di sinistra, ma solo che siano vere e conformi alla dottrina della Chiesa. Ora, per quanto riguarda Matteo Renzi, non credo che la sua politica possa essere considerata “cattolica” come proponeva Galli della Loggia, dato che prevede alcuni provvedimenti che sono fortemente lesivi della vita e della famiglia. Il divorzio breve non è una misura cattolica e nemmeno il matrimonio per tutti che il governo vuole che venga approvato in settembre. Quindi, non era a mio avviso accettabile che Galli della Loggia avesse “battezzato” Renzi come politico cattolico. Se Vita Nuova non potesse esprimersi per paura di essere tacciata di fare politica, dovrebbe mettersi un inaccettabile bavaglio. Vita Nuova è per la vita e per la famiglia e critica tutte le politiche che siano contro la vita e la famiglia, vengano esse da destra o da sinistra, da editorialisti di chiara fama o da semplici scribacchini, da scout o da non scout.

 

Non offendiamo gli scout

(Pubblicato nella pagina di Segnalazioni sul Piccolo del 20 giugno 2014)

Sull’ultimo numero di Vita Nuova è apparso un articolo “Cattolicesimo politico da boy scout” a firma del direttore Fontana. Tra le “perle” contenute in detto articolo: “Devo dire che la definizione di Renzi come un cattolico tipo boy scout è condivisibile e interessante, anche se io ne darei altre spiegazioni. Molti scout pensano che il cattolicesimo consista nel fare la spesa di frutta e verdura al chilometro zero. È un cattolicesimo ricondotto a buone azioni, stare insieme, consumare con sobrietà, rispettare l’ambiente. Possono essere cose molto belle per dei ragazzi, ma un po’ poco per un politico. Se tutto è ormai piuttosto liquido e informe, impreciso nei connotati, languido e come spossato, ne nasce un cattolicesimo politico da boy scout, privo di forti identità, un cattolicesimo da escursione in montagna, da costruzione di sopraelevate, da cerchio attorno al fuoco e amicizia solidale”.

Non vogliamo parlare di Renzi; non è questo il punto. Il signor Fontana fa politica schierata con il centrodestra da ormai qualche anno sul giornale diocesano spacciando la sua linea editoriale come “cattolica”, è un fatto. Buon per lui, ma non può permettersi di parlare così dei boy scout. Se non scrivesse su un giornale diocesano non sarebbe neanche degno di considerazione. Oltre che fare disinformazione sullo scoutismo (che negli ultimi trent’anni è stata l’associazione cattolica giovanile più significativa in Italia), l’articolo è anche offensivo per tutti coloro che hanno creduto e credono che lo scoutismo serva a formare innanzitutto buoni e bravi cittadini, come anche ha creduto e crede la chiesa che ha fiducia che serva anche a formare buoni e bravi cristiani. Crediamo che ci sia di che vergognarsi a dire certe cose.

Povero Baden Powell! Poiché però crediamo che la salvezza sia nella conversione, anche per il signor Fontana c’è speranza, solo che lo voglia e la smetta di fare disinformazione.

Giorgio Lillini (seguono 11 firme)

2 risposte a “Nessuna offesa agli Scout”

  1. Salvatore ha detto:

    Concordo appieno con l’articolo sui boy scout e la relativa risposta del dott. Fontana al sig. Lillini ed agli altri firmatari.
    Invito le 12 persone a leggere l’editoriale “L’accelerazione” su V.N. del 20.06.2014, e a decidere cristianamente se il settimanale diocesano, con direttore Fontana, fa politica schierata con il centrodestra spacciando la sua linea editoriale come “cattolica” (parole vostre). Egregi signori, le persone che si dichiarano “cattolici” lo devono essere fino in fondo e non “cattolici a modo mio” o meglio con una distinzione tutta farisaica di quelli che si dicono credenti ma non praticanti. Io sono cattolico e praticante e vi ricordo che la conversione è un cammino continuo e serve a tutti. Salvatore

  2. Fabio ha detto:

    Penso che un settimanale cattolico debba pensare sempre alla fede: è il Signore che conta davvero, la conversione dei cuori. L’umiltà e l’esempio di fraternità solidarietà del movimento scout non deve essere trascinato fuori dai binari originali.

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