Moralisti a caro prezzo




Pare che Fabio Fazio abbia firmato con la RAI un contratto di tre anni per 5 milioni e mezzo di euro. 150 mila euro al mese.  La RAI perde ogni anno 400 milioni di euro. Ci siamo stracciati le vesti per 11 mila euro al mese di un consigliere regionale e ora quello che un consigliere regionale prendeva in un anno e mezzo il Fabio lo prende in un mese. E’ stato bloccato il contratto di Crozza – altro moralista a caro prezzo che ogni martedì tiene la sua filippica a Ballarò – che prevedeva 465 mila euro a puntata, pari a 5 milioni di euro per una trentina di puntate.

Se si fosse trattato di una televisione privata, affari loro. Anche se – bisogna dire – c’è un limite a tutto. Ma la Rai? Che è ancora – purtroppo – mezza pubblica? La Rai, per cui dobbiamo tirare fuori ogni anno il pagamento del canone? Per la Rai la cosa è inammissibile. Non solo per il buon Fazio, ma anche per tutti gli altri. Per Benigni si parla di 4 milioni di euro per le serate dedicate ai Dieci comandamenti. Della Littizzetto si dice che prende 20 mila euro per dieci minuti di presenza a “Che tempo che fa”.

Torna così il tema della Rai in quanto tale. E’ da tempo che sono del parere che non ha più senso una Tv pubblica di questo tipo. Non si differenzia per contenuti dalle Tv commerciali però ti fa pagare il canone e mantiene una grande quantità di gente super pagata.

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