Monsignor Luigi Negri, Vescovo di Ferrara, si scaglia contro le politiche di immigrazione che dimenticano gli italiani

Monsignor Negri: “Basta! Non ci sono solo i migranti. Snobbati gli italiani poveri”




“Abbiamo la responsabilità di un popolo di cui non fanno parte solo gli stranieri, ma anche gli italiani.
E tra i nostri connazionali i poveri stanno aumentando sempre di più”. L’arcivescovo di Ferrara, Luigi Negri, non usa mezzi termini. E riporta l’attenzione verso i nostri connazionali, dimenticati tra gli ultimi. Sorpassati da storie certo difficili (non sempre) che vengono da lontano e che hanno finito per metterli in un angolo. Pensionati che non arrivano a fine mese, bambini in difficoltà. Povertà. Ecco. Povertà italiana. Sarà razzista pure il vescovo? Oppure solo realista?
“Gli italiani che vivono in condizioni di povertà sono tantissimi – dice Negri al Resto del Carlino – Mi basta pensare alla mia diocesi. Abbiamo diverse mense e sono andato a visitarle in più occasioni. In certi casi ho visto arrivare insospettabili italiani, in giacca e valigetta 24 ore. Persone della media o alta borghesia ferrarese”. Il problema colpisce tutti. La crisi ha rotto un argine che tempo fa pensavamo solidissimo, quello della certezza economica. “Spesso si tratta di mariti divorziati che, dovendo mantenere moglie e figli, non arrivano più a fine mese. Mangiano rapidamente e vanno via. Questo deve farci riflettere”. Eppure nessuno ne parla, si pensa solo ai migranti. Alla loro ospitalità. Ai loro wi-fi. Alle loro schede telefoniche. Ai loro corsi di lingua. Ai loro pasti che non piacciono. “Noi vescovi abbiamo la responsabilità di un popolo nel quale non ci sono solo stranieri, ma anche tanti italiani – aggiunge Negri – Guai a intervenire su un solo fronte. Fare preferenze sarebbe un errore clamoroso. Creerebbe soltanto una situazione di esclusività che a ben pensare sarebbe dannosa per tutti”.
“Pensare che basti invocare una ‘leva di massa’ per l’accoglienza dei profughi copre solo un aspetto di un problema ben più vasto – conclude Negri – Ripeto, se si assumono atteggiamenti esclusivisti non si svolge correttamente il proprio compito di pastori. Dobbiamo accudire il nostro gregge nella sua integrità”. E le prime pecore di quel gregge sono gli italiani. Perché vengono dimenticati? “Una lotta tra poveri è la cosa peggiore che ci possa succedere”. Ma è quello che si sta verificando.
di Giuseppe De Lorenzo
Fonte: http://www.ilgiornale.it

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