I Comuni di Brighton e Hove hanno scritto ai bambini di quattro anni che devono essere iscritti alla scuola primaria. Ovviamente la lettera è indirizzata ai genitori, ma è ai piccini che viene chiesto di indentificarsi con il genere sessuale che sentono più vicino. “In caso di incertezza – si legge sul modulo pubblicato dall’Huffington Post – qualora il bambino senta di avere un’altra identità di genere rispetto all’alternativa maschio-femmina, è possibile lasciare questa voce del modulo in bianco”.
“Ci rendiamo conto che non tutti i bambini e i ragazzi si rispecchiano nel genere che è stato assegnato loro alla nascita, o che possono indentificarsi con un genere altro rispetto a maschio o femmina – recita la lettera – tuttavia il sistema attuale (predisposto a livello nazionale) registra il genere solo come maschile o femminile”. Sulla base di questo assunto folle le amministrazioni di Brighton e Hove invitano i genitori a “supportare i propri figli nella scelta del genere con cui si identificano di più”. E, nel caso in cui il bambino abbia “un’altra identità di genere”, la proposta è di “lasciare lo spazio in bianco e parlarne con la scuola” che frequenterà il minore.
Fortunatamente la trovata dei Comuni di Brighton e Hove è stata osteggiata dei conservatori. “La scuola – ha commentato il parlamentare Tory Andrew Bridgen – dovrebbe insegnare ai bambini a leggere e scrivere, non incoraggiarli a considerare un cambio di genere”. “Abbiamo inserito questo testo aggiuntivo sull’identità di genere per rispondere agli appelli di famiglie, studenti e istituti scolastici, allo scopo di mostrare un approccio più inclusivo – ha replicato Emma Daniel che presiede il comitato pari opportunità del distretto di Brighton, – c’è un numero crescente di bambini e ragazzi, in tutto il Paese, che si identifica come trans”.
di Sergio Rame
Fonte: http://www.ilgiornale.it
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