L’Europa di Babbo Natale




Nella foto La Natività e l’annuncio ai pastori. Giotto

Le varie istituzioni europee, prime fra tutte la Commissione e il Parlamento, hanno preparato e inviato i biglietti di Buon Natale 2012. Alberi di Natale, candeline, addobbi, foglie di vischio, palline colorate, lanternine, fuochi d’artificio … nessun riferimento alla Natività, al Bambinello, a Maria e Giuseppe, al bue e all’asinello, ai pastori … niente stella cometa e niente capanna o grotta.
I musei europei sono pieni zeppi di Natività di ogni epoca, dimensione e autore. I turisti di tutto il mondo vengono a vedere queste opere e si beano davanti a Giotto o alla Madonna col Bambino di Caravaggio. La Natività ha ispirato i nostri poeti, i nostri scrittori, i nostri grandi musicisti. In mille città e paesi si fanno i presepi viventi della nostra tradizione, le chiese e molte case hanno il presepio in salotto, su un mobile, in un angolo e i bambini ci vanno matti a costruire il ponte e il ruscello con le anatre dentro, in Val Gardena gli artisti del legno scolpiscono le statuine del presepio e a Napoli le fanno di gesso o di ceramica, la notte di Natale molti cittadini europei si recheranno alla messa notturna per la nascita del Salvatore … ma per le istituzioni europee tutto questo non esiste.
Le istituzioni europee augurano asetticamente “Buone Feste” come i supermercati, come i venditori di botti di capodanno, come i negozi di panettoni … con un biglietto con sopra il luccichio delle palline colorate e i brillantini…

L’Europa di Babbo Natale non è un’Europa vera.

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