In foto da sinistra Don Cesare Lodeserto e Don Mario De Stefano (flb)
A pochi giorni dal rientro in Italia di don Mario De Stefano, segretario particolare dell’ Arcivescovo-Vescovo di Trieste, Giampaolo Crepaldi, il tema della povertà e dei bambini orfani sociali in Moldavia diventa sempre più attuale. L’ Associazione Mission Moldova e’ nata pochi mesi fa ed è’ presieduta dallo stesso don Mario al quale si affiancano alcuni giovani volontari e collaboratori triestini. La finalità del progetto è di aiutare la crescita e lo sviluppo del territorio della Moldova per garantire un futuro dignitoso alla sua popolazione. La sede operativa si trova a Trieste, anche questo non a caso, visto che la nostra città giuliana rappresenta da sempre una terra di confine e di cultura mitteleuropea e da molti considerata la porta verso l’est Europa.
Raccogliere fondi economici e supporti tecnici non è cosa semplice. Per portare avanti questa iniziativa della missione in Moldova è necessario un impegno non indifferente ed è per questo motivo che don Mario sta cercando di costruire un movimento di giovani volontari e professionisti che, a titolo gratuito, possano mettere in piedi con le loro capacità, competenze e attitudini professionali, una struttura/rete adatta all’operazione “Mission Moldova”.
Mi capita spesso di confrontarmi con don Mario sul tema povertà in Moldavia e la discussione diventa sempre più articolata quando si paragona lo stile di vita italiano e quello moldavo. Un passaggio che sembra banale a parole, ma in realtà racchiude molteplici significati ai quali don Mario e i giovani volontari cercano di dare le risposte con la loro testimonianza attiva e oculare in quei luoghi.
Dunque cosa si può fare per creare un linguaggio, un canale, un dialogo tra l’Italia e la Moldavia? A questo proposito i progetti in cantiere, ci spiega don Mario, sono molteplici. “Sicuramente a breve ci sarà un incontro a Trieste di numerose testimonianze, continua don Mario, che sarà destinato a fornire informazioni ed esperienze concrete per supportare con piccoli sforzi una popolazione che ad oggi sta vivendo in condizioni di povertà assoluta. Intanto prendiamo le distanze dall’idea di povertà intesa come business, anche se ciò accade, perché nel mondo spesso la povertà non coincide con il povero. Ma si tratta di un argomento molto più vasto, che preferisco non trattare. Il punto fondamentale è l’approccio umano, perché il povero è un uomo, una donna, un bambino, un anziano, cioè una persona ed in quanto tale va considerata e rispettata…”.
Coloro che volessero restare a contatto con l’Associazione “Mission Moldova” possono seguire la pagina pubblica su Facebook all’indirizzo: Mission Moldova, oppure consultare la pagina missionmoldova.org: troverete, foto, video, testi e testimonianze sulle attività di Mission Moldova.
Vi ricordiamo che sul prossimo numero cartaceo di Vita Nuova potrete leggere l’ intervista integrale realizzata a don Mario De Stefano su alcuni punti che abbiamo ritenuto importanti da approfondire.
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