Nella Festa della Madonna della Salute, celebrata lunedì 21 novembre nel santuario triestino di Santa Maria Maggiore, l'Arcivescovo Crepaldi ha ricordato che Maria Santissima, la Madre di Dio, intercede presso il Figlio per la nostra salute nel corpo e nell’anima.

La maternità di Maria in un mondo con le mani chiuse, con le mani sporche, con le mani insanguinate




La Salute  (Salus) può essere intesa in due sensi: la salute del corpo e la salvezza dell’anima. E tutte e due, a pensarci bene, derivano da Dio, che, come abbiamo appena contemplato nella festa di Cristo Re di domenica scorsa 20 novembre, esercita la sua potenza regale e il suo amore provvidente su tutto e su tutti. E Maria Santissima, la Madre di Dio, intercede presso il Figlio per la nostra salute nel corpo e nell’anima. La venerazione triestina della Madonna della Salute, celebrata lunedì scorso 21 novembre nel Santuario di Santa Maria Maggiore, è nata da un intervento della Madonna per la salvezza fisica dei triestini, come avvenuto in tante parti del mondo ove la Madonna è intervenuta a proteggere da disastri naturali, epidemie, violenze, e nello stesso tempo nasce dalla sua maternità spirituale, che ci vuole condurre al Figlio, ci guida e ci ammonisce, ci avverte e ci sprona.

Il Vescovo Giampaolo Crepaldi, nella sua omelia, è partito proprio da questa maternità di Maria nei nostri confronti. Essa è madre nostra perché è la Madre di Dio: il pellegrinaggio dei fedeli al Santuario per la Festa della Madonna della salute è come il pellegrinaggio dei figli dalla mamma, per sottoporle le preghiere per la loro salute fisica e spirituale, certi che essa correrà loro in aiuto. La maternità oggi sta subendo grandi trasformazioni nella nostra esperienza. Si può essere madri senza partorire il figlio. Ciò non va però a vantaggio della maternità spirituale, bensì la degrada a maternità biologica o sociale. Il venir meno della maternità naturale rischia di rendere più difficile la comprensione della maternità soprannaturale.

La Madonna è anche Madre della Chiesa. Ella, come alle nozze di Cana, ci dice di fare quello che il Figlio vuole da noi. Lo Spirito ci insegna la verità del Figlio ed anche Maria, concepita di Spirito Santo, ci guida alla verità del Figlio che ha costituito la Chiesa. Per questo nesso profondo tra Maria e la Chiesa, il Vescovo ha posto sotto la sua protezione la sua prossima visita pastorale a tutte le parrocchie della Chiesa di Trieste dopo la conclusione del Sinodo diocesano. Un lungo impegno che lo occuperà nei prossimi anni.

Infine, Maria è Madre dell’umanità, perché la salvezza di Cristo è per tutti e la Corredentrice è madre di tutti. Il Vescovo ha chiesto alla Madonna di educarci al senso vivo della presenza di Dio tra noi, anche nella società umana, dentro «un mondo che si presenta con le mani chiuse, con le mani sporche, spesso con le mani insanguinate». Pochi accenni da parte del Vescovo ad alcuni dei mali più tremendi dei nostri giorni: dall’uccisione dei bambini nel seno materno alla strenua lotta contro la famiglia, dall’avidità del denaro alla ricerca sfrenata del piacere.

Anche quest’anno l’affluenza dei fedeli alle numerose celebrazioni eucaristiche è stata imponente, segno del perdurante affetto dei triestini per la Madonna della Salute e segno della maternità di Maria, perché non andremmo a lei se ella stessa non ci convocasse per condurci a Cristo.

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