INCONTRO TRA CAPPELLE MUSICALI IL GIORNO DI SAN GIUSTO IN CATTEDRALE
Sarà, dal punto di vista musicale, una celebrazione particolare quella che si svolgerà nella Cattedrale di San Giusto il 3 Novembre, festa del Santo Patrono della città di Trieste.
Per l’occasione la Cappella Civica, l’istituzione incaricata dal 1538 dell’accompagnamento musicale delle liturgie che si svolgono nella chiesa tergestina più importante, collaborerà con un quartetto vocale in rappresentanza di un’altra prestigiosa Cappella Musicale storica, quella della Basilica di Santa Maria Maggiore in Bergamo, sancendo una sorta di “gemellaggio liturgico-musicale”. A questo appuntamento farà seguito quello dell’8 Dicembre, giorno della festa dell’Immacolata Concezione, in cui sarà l’intera Cappella Civica a restituire la visita cantando nella splendida basilica bergamasca insieme all’istituzione musicale di casa.
L’iniziativa è nata nel 2017 in occasione della conferenza di chiusura del 40° Settembre Musicale presieduta da S.E.R. Mons. Giampaolo Crepaldi, Arcivescovo di Trieste, ed intitolata “Le Cappelle musicali storiche e la Liturgia d’oggi: un matrimonio possibile”. Nell’occasione furono invitati come relatori, insieme al M.° Marco Gemmani della Cappella Marciana (VE), anche il M.° Cristian Gentilini, Direttore della Cappella Musicale di Santa Maria Maggiore, e Don Gilberto Sessantini, priore della stessa e, a sua volta, raffinato musicista, organista e compositore. Anche a seguito dell’invito da parte dell’Arcivescovo di Trieste di provare a dare un’ applicazione “concreta” a idee, osservazioni e considerazioni emerse durante l’incontro è presto nata l’idea di individuare nel 2018 un paio di occasioni eccezionali per una collaborazione “musicale” delle due istituzioni applicata alla liturgia. La scelta è caduta sulle due festività più “specifiche”, quella del Santo Patrono della città giuliana e quella dell’Immacolata, festività naturalmente sentita in modo particolare nella basilica mariana ldi Bergamo. La collaborazione non si limiterà solo all’esecuzione musicale, che vedrà ora unirsi ora dialogare i due organici, ma si estenderà anche alla scelta delle musiche proposte che forniranno un quadro rappresentativo del diverso stile, repertorio e “personalità” musicali delle due istituzioni. La Cappella Musicale di Santa Maria Maggiore, di origini antichissime (1480 circa), cura il servizio musicale liturgico domenicale e delle festività dell’anno liturgico, con una pausa nei mesi estivi interrotta per la festa dell’”Assunzione della Vergine Maria”, e tiene numerosi concerti. Essa, che è sempre stata in attività eccetto un periodo di sospensione dal 1923 al 1950, annovera tra i Maestri di Cappella che si sono succeduti nei secoli alla sua guida alcuni nomi di prestigio tra i quali, solo per citarne alcuni, Franchino Gaffurio nel ‘400, Alessandro Grandi , Tarquinio Merula e Maurizio Cazzati nel ‘600, Giovanbattista Bassani nel ‘700, Giovanni Simone Mayr nell’ ‘800, Mons. Giuseppe Pedemonti e Don Valentino Donella nel ‘900 e all’ inizio degli anni 2000. Proprio il 2015, anno in cui la guida è stata affidata al M.° Crisitan Gentilini, ha segnato una svolta importante nella storia recente di questa istituzione con una decisa ridefinizione d’organico. Attualmente esso risulta costituito da 13 cantori professionisti e 5 supplenti, gestiti di volta in volta in varie formazioni a seconda del repertorio programmato. Quest’ultimo, oltre a rivolgersi al repertorio storico con particolare attenzione a quello composto dai maestri della Cappella Musicale del passato, è teso a valorizzare in modo significativo il repertorio del ‘900 storico e quello contemporaneo, anche di autori italiani; in più di un’occasione sono stati eseguiti anche lavori dell’attuale direttore della Cappella Civica, Roberto Brisotto.
Questo sguardo particolarmente attento alla produzione contemporanea è favorito dal fatto che, come nel caso della Cappella Civica, anche in quello della Cappella Musicale della Basilica di Santa Maria Maggiore il direttore deve essere un compositore e produrre lavori per le celebrazioni liturgiche; il M.° Gentilini, infatti, è un compositore affermato, premiato in molti concorsi e frequentemente eseguito in Italia e all’estero.
Il programma che verrà eseguito il giorno di San Giusto nella Cattedrale Tergestina, dunque, sarà una sintesi di queste varie tendenze e permetterà di ascoltare, insieme alla maggior parte delle musiche tradizionalmente eseguite dalla Cappella Civica in quest’occasione e ormai note ai fedeli ed al clero tergestino, anche qualche brano diverso per stile e gusto estetico, rappresentativo di alcune delle direzioni musicali seguite dalla Cappella Musicale lombarda.
Saranno presenti, naturalmente, i due celebri “Inni a San Giusto”: quello antico aquileiese, adattato da Marco Sofianopulo, che con il suo andamento solenne e cadenzato al suon di tamburo ed il suo crescendo progressivo accompagna la lunga processione introitale, ma anche quello di Emilio Busolini, dai toni marziali e popolari, che conclude ormai da oltre settant’anni questa particolare funzione religiosa. Le altri parti del “Proprium Missae”, salmo ed acclamazione al Vangelo, saranno quelle composte appositamente per questa festa da Marco Sofianopulo nel 2005 mentre all’offertorio verrà eseguito il motetto del compositore tedesco romantico Joseph Gabriel Rheinberger “Justus ut palma florebit”, dal contenuto testuale perfetto per la circostanza liturgica. Alla celebrazione della festa di un santo martire si addice anche il brano “Dominus pascit me” del direttore della Cappella Civica Roberto Brisotto, in programma per il momento della Comunione; il testo, quello celeberrimo del Salmo 23 (“Il Signore è il mio pastore”), è una testimonianza non solo di totale affidamento al Signore anche nelle più grandi difficoltà (“Pur se andassi per valle oscura non temerei alcun male”) ma anche della fede nella resurrezione e nella vita eterna (“Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; ….Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni.”).
L’Ordinarium Missae (Kyrie, Gloria Sanctus ed Agnus Dei) sarà invece a firma del Maestro della Cappella di Santa Maria Maggiore, Cristian Gentilini. Si tratta della “Missa Cum Jubilo”, partitura costruita alternando l’esecuzione di parti dell’omonima conosciutissima messa gregoriana dedicata alla Vergine Maria, destinate ora a solisti ora a tutto il coro (o, quando possibile, all’assemblea) con brevi sezioni polifoniche dallo stile più libero e personale, eseguite da un gruppo ristretto di cantori. Questa soluzione permette l’applicazione solerte di alcuni dei consigli del magistero in merito alla composizione di nuove partiture per la liturgia (la possibilità della partecipazione dell’assemblea, il recupero della tradizione gregoriana), salvaguardando al contempo la libertà d’espressione artistica del compositore liturgico.
La solenne funzione di San Giusto Martire sarà naturalmente preceduta, il primo Novembre, da quella della festa di “Tutti i Santi” e seguita, la sera del 3 Novembre, da quella dei Vespri; entrambe saranno presiedute dall’Arcivescovo di Trieste e accompagnate dal canto della Cappella Civica.
Roberto Brisotto
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