Sabato 3 gennaio 2015 a Trieste, con inizio alle 18.00, al Caffè “Stella Polare” di Piazza S. Antonio Nuovo, ci sarà il quarto “Caffè Filosofico” animato dal professor Aldo Antolli.

Il Caffè Filosofico a Trieste




Il titolo “Caffè Filosofico” deriva dal francese Cafè Philosophique e rimanda ai primi anni del Settecento quando “l’intelligenza” illuminista francese usava riunirsi nei salons e nei café per discutere di argomenti di diversa natura. In questi locali era frequente incontrare i maggiori filosofi intenti a discutere e presentare le loro tesi, da Diderot a Voltaire, da Montesquieu a Rousseau.

Tale fenomeno culturale varca i confini francesi, giungendo anche nel nostro Paese. A testimonianza di questo, lo stesso Goldoni intitola una delle sue commedie proprio “La bottega del caffè”. Questo luogo d’incontro della borghesia diventa un contro altare alle tante “Accademie” presenti allora in Italia.

La discussione nei caffè o in luoghi non convenzionali, come le università, è stata riscoperta negli ultimi anni del XX Secolo dal filosofo francese Marc Sautet (1947 – 1998). L’odierno “Caffè Filosofico”, inteso come libero scambio di opinioni, ha uno schema di svolgimento, dove, dopo l’introduzione fatta dal moderatore, si apre il dibattito con gli interventi dei presenti con tempi limitati d’esposizione per permettere a più persone d’intervenire.

A Trieste, sabato 3 gennaio 2015, con inizio alle 18.00, al Caffè “Stella Polare” di Piazza S. Antonio Nuovo, ci sarà il quarto “Caffè Filosofico”. Il prof. Aldo Antolli, che è stato per più di quaranta anni docente di filosofia e preside di una delle più importanti università di San Paolo, in Brasile, modererà la discussione su “Filosofia e arte fotografica: l’enigma della bellezza svelata da artisti e filosofi”.

G. Z.

 

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