I Francescani dell’Immacolata




Sulla questione del commissariamento dei Frati Francescani dell’Immacolata è stata fatta qualche confusione. Siccome i mezzi di informazione, come i giornali, servono per informare, cerchiamo di informare correttamente.

I Frati Francescani dell’Immacolata sono stati commissariati dalla Santa Sede ed è stato loro impedito di celebrare la messa secondo il rito antico. I Francescani dell’Immacolata non sono nati per celebrare la messa secondo il rito antico. Sono nati per servire Cristo e la Chiesa donandosi completamente, come padre Massimiliano Kolbe, all’Immacolata. Il Vescovo Mons. Crepaldi li ha chiamati a Trieste, e loro sono venuti, non per celebrare la messa antica, ma per vivere il loro carisma ed evangelizzare, reggendo il santuario di Santa Maria Maggiore. Così hanno fatto.

Il divieto per i Francescani dell’Immacolata di celebrare la messa antica non è una “scomunica” dell’ordine, non è un attacco contro la messa antica, non è una messa in dubbio del significato e del valore della presenza dei Francescani dell’Immacolata a Trieste.

Celebrare la messa antica non è vietato. E’ stato permesso da Benedetto XVI con il motu proprio Summorum Pontificum del 2007. Il divieto di celebrare imposto ai Frati non lo mette in questione. Celebrare la messa antica continua ad essere permesso, come espressione straordinaria dell’unico rito cattolico. Ai Francescani è stato impedito di celebrarla per verificare la visione teologica con cui la messa antica veniva celebrata all’interno dell’ordine.

Parlare di “scomunica” dei Frati Francescani dell’Immacolata, oppure di inopportunità del loro arrivo a Trieste, è scorretto in quanto non corrisponde alla realtà. L’ordine, con un comunicato pubblicato anche nel loro sito, si è subito sottomesso alle decisioni della Santa Sede e ha diffidato chiunque di fare scomposte insinuazioni sulla Chiesa e sul Papa.

L’Arcivescovo Mons. Giampaolo Crepaldi, nel Caminetto che abbiamo pubblicato la settimana scorsa, si è detto vicino ai Frati Francescani dell’Immacolata, in particolare ai Frati che sono in Santa Maria Maggiore a Trieste, verso i quali ha avuto parole di affetto e apprezzamento, si è affidato alle decisioni della Santa Sede e ha detto che dal commissariamento nascerà senz’altro del bene per l’ordine.

Questo è il quadro reale della questione. Una questione delicata che tocca i nervi della fede di tante persone consacrate e non. Una questione che va fiduciosamente affidata alla Chiesa e per la quale pregare. Certamente non si tratta di una questione per pruriti giornalistici e sarcasmi fuori luogo.

2 risposte a “I Francescani dell’Immacolata”

  1. Aldo ha detto:

    Io ne ho conosciuti diversi. Sono frati di vita poverissima, grande gentilezza e devozione. Anche Padre Pio dovette soffrire persecuzioni, perché i profeti sono sempre un po’ “maltrattati” dalla stessa Chiesa che loro amano. E comunque non sono tradizionalisti ma celebra(va)no entrambi i riti. Preghiamo per loro e per un uomo santo come Padre Stefano Manelli, il fondatore che tanto deve soffrire in questo momento.

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