Un milione di persone a Roma per la manifestazione contro il gender e le leggi sul riconoscimento giuridico del matrimonio omosessuale. Al gruppone di oltre 500 fratelli del Cammino neocatecumenale partiti da Trieste molti altri si sono aggiunti.

Grazie al popolo dei bambini, della vita e della famiglia




(Foto da Piazza San Giovanni di Marco Gabrielli)

Grazie agli oltre 500 fratelli del Cammino neocatecumenale di Trieste che hanno accolto l’invito di Kiko Arguello a manifestare a Roma sabato 20 giugno in piazza San Giovanni per la difesa dei nostri figli. Grazie agli altri triestini che si sono aggiunti al gruppone neocat e si sono recati, a proprie spese, a Roma, partendo di notte dopo una giornata di lavoro. E’ stata una grandissima manifestazione spontanea di un milione di persone, organizzata in soli 18 giorni dal Comitato “Difendiamo i nostri figli” e finanziata da nessuno.

Grazie a questo popolo di famiglie, di mamme e di papà, di nonni e di zii che non riescono più a sopportare che si voglia mettere le mani sui nostri bambini, che fin dalle scuole materne si voglia insegnare loro comportamenti innaturali, che si voglia inculcare nella loro mente e nel loro cuore, quando poi sono alle medie o al liceo, che l’identità di maschio e di femmina come espressione naturale della persona non esiste. Stanchi di una classe politica che invece di occuparsi del bene comune pensa al al riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali (legge Cirinà) compresa l’adozione dei minori, prendendo in giro le famiglie vere, quelle che procreano senza uteri in affitto, che generano ed educano al bene i propri figli e ne fanno un capitale sociale per la comunità intera. Stanchi di una cultura che impone in modo intollerante una sua falsa concezione dell’intolleranza. Stanchi dei media che appoggiano solo quanto è nuovo e non quanto è giusto. Stanchi delle tante persone pavide che non reagiscono per mille timori. Stanchi di una classe politica che ha perso la testa sulle cose più evidenti.

Grazie ai triestini che sabato 20 si sono alzati alle 3 del mattino e sono tornai in pullman o in treno a notte fonda. Essi sono la vera risorsa umana di questa città. Pensando alla famiglia, ponendola in grado di procreare, generando in modo naturale i figli e coltivandoli essi sono una risorsa pubblica di speranza, anche se la giunta comunale pensa non a proteggere la famiglia e a sostenere le famiglie numerose ma a registrare i matrimoni gay contratti all’estero, mentre proprio in questi giorni in molte scuole di Trieste si fanno approvare in fretta e in furia progetti diseducativi che entreranno nel POF dell’anno prossimo e si mettono a punto convenzioni con associazioni gay che dovrebbero insegnare cosa sia l’affettività ai nostri ragazzi.

Grazie anche a quanti, non potendo andare a Roma, si sono riuniti nelle case per pregare o hanno partecipato a qualche ora di Adorazione Eucaristica nelle chiese che l’hanno promossa. A Roma c’era un milione di persone, ma il popolo dei bambini, della vita e della famiglia nel nostro Paese è molto più numeroso. Non viene invitato alle trasmissioni televisive e non viene intervistato sui giornali. Troppo normale, troppo impegnato, troppo fedele, troppo responsabile, troppo naturale, troppo amante della famiglia vera. Grazie anche tutti costoro.

Grazie al Movimento neocatecumenale ed anche grazie a tutti i cattolici che, pur appartenendo a movimenti o associazioni che sono rimasti assenti o silenti, hanno ugualmente partecipato alla manifestazione di Roma perché la verità non ha appartenenze. Grazie ai Vescovi e ai Cardinali che sono usciti allo scoperto nei giorni e nelle settimane scorse e hanno rotto il silenzio di tanti loro confratelli. Grazie a Massimo Gandolfini, a Costanza Miriano, a Gianfranco Amato e agli altri che hanno parlato dal palco di Piazza San Giovanni.

Grazie a tutti coloro che, anche a Trieste, vorranno continuare a pensare e ad agire per combattere questa giusta battaglia. Vita Nuova sarà con loro.

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