«Dopo la forzatura con cui Renzi ha costretto il parlamento a votare la legge Cirinnà, imponendo la fiducia, è avvenuta l’ennesima lesione del principio di legalità. Infatti, se il ddl sulle unioni civili ha vietato la stepchild adoption, la magistratura ci ha già ripensato giudicandola lecita il 26 marzo scorso, anche se la sentenza sarà resa pubblica solo settimana prossima». A spiegare a tempi.it il perché di un appello di venti senatori al procuratore generale della Corte di Cassazione è l’onorevole Carlo Giovanardi: «Il 30 marzo scorso avevamo invitato il procuratore della Corte Suprema di Cassazione a prendere posizione sulle sentenze creative come quella emessa dal Tribunale dei minorenni di Roma il 14 dicembre 2015, in cui si consentiva l’adozione da parte di due uomini che avevano avuto un figlio in Canada tramite l’abominevole pratica dell’utero in affitto».
Che cosa vi ha risposto il procuratore?
Che siccome vi erano altri ricorsi su casi simili, e siccome la legge vieta l’adozione da parte di persone dello stesso sesso, avrebbe presentato ricorso appellandosi alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. Anche per evitare il “fai da te” generale, dove ogni tribunale ragiona per conto proprio. Ma, ignorando la richiesta, la prima sezione della Corte, il 26 maggio scorso, senza rivolgersi alle Sezioni Unite, ha giudicato da sé in merito al caso di due donne ricorse alla fecondazione eterologa effettuata in Spagna.
Che cosa ha deciso la Corte?
Sappiamo che ha acconsentito all’adozione da parte di persone dello stesso sesso e quindi ha avallato la stepchild adoption. Inoltre, a presiedere la prima sezione delle Corte ci sarebbe dovuto essere il magistrato Fabrizio Forte (fratello del cardinale Bruno Forte, ndr), uomo retto e competente. A lui spettava la nomina secondo i criteri di merito, titoli e anzianità, ma siccome è notoriamente cattolico probabilmente si è preferito scegliere un altro presidente usando parametri ideologici.
Cosa accadrà ora?
Settimana prossima la sentenza del 26 maggio sarà resa nota. Sempre la stessa corte dovrà poi pronunciarsi su un caso analogo il 21 giungo prossimo. Con gli altri senatori abbiamo quindi inviato un appello al presidente della Corte di Cassazione affinché le Sezioni Unite intervengano a giudicare, in modo da ristabilire la legalità.
Cosa c’è di illegale in tutto questo?
Quello che è accaduto in parlamento prima e per via giudiziaria ora è una forzatura violenta. Prima di tutto la Corte ha ignorato il ricorso del procuratore. E poi la legge dice che il compito di stabilire i princìpi di diritto spetta solo alle Sezioni Unite. Ma è evidente che quella delle adozioni è diventata un’istanza da imporre totalitariamente, senza più alcun rispetto per la legge e il dibattito democratico.
di Benedetta Frigerio
Fonte: http://www.tempi.it
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