Codice membranaceo miniato conservato
presso l’Archivio Capitolare di San Giusto a Trieste

Progettato e stampato dalla tipografia Color Art di Rodengo Saiano (Brescia) per la Casa Editrice Marco Serra Tarantola di Brescia.
Impresso su carta Fedrigoni.
Termo impressione con lamina dorata da parte della Tecno Carto Plast di Flero (Brescia)

Per il volume “Commentario al Breviario e saggi critici”: Studio grafico della WellComm di Giulio Castellazzo.

Supervisione a cura di Mons. Ettore Malnati con un contributo particolare di Don Roberto Gherbaz e Ilaria Romanzin.

Sono stati impressi mille esemplari.

Duecento esemplari numerati da 1 a 200 confezionati dalla Legatura Ferraboli di Brescia, con totale cucitura a mano “alla greca” con tre corde. I piatti sono in legno rivestiti in piena pelle intera non spaccata e lavorati finemente a mano; sono state sagomate le nervature sul dorso, inchiodate le borchie brunite su ogni piatto ed applicati quattro lacci in pelle, ricavati dalla stessa pelle del piatti, con le relative chiusure, anch’esse brunite e borchiate. Le borchie e le chiusure sono state ot- tenute copiando in maniera pressocché identica le originali, riproducendo anche il colore dell’ottone invecchiato da secoli di storia e di utilizzo. A completare l’edizione vi sono ottocento esemplari numerati da 201 a 1000, rilegati in piena pelle con concia al vegetale. I piatti sono sagomati a mano, la legatura, imbrunita ed invecchiata, è decorata da due nervi che si affacciano sui piatti e da impressioni a secco al centro del medesimi e sul dorso. La legatura è stata eseguita personalmente da Antonino Nicola Lembo della Lembo Libri sita in Perugia.

Edizione realizzata su iniziativa di
S.E. Mons. Giampaolo Crepaldi Arcivescovo, Vescovo di Trieste.

La prima copia è stata donata a
S.S. Benedetto XVI in occasione della sua visita pastorale ad Aquileia il 7 maggio 2011.