Appello: non si possono mettere sotto processo gli articoli 21 e 33 della Costituzione (libertà di pensiero, arte e scienza)




Il 18 luglio la Dr. Silvana De Mari, medico endoscopista, sarà processata per diffamazione dal Tribunale di Torino, per una denuncia a suo carico avanzata dal Torino Gay Pride LGBT, archiviata dal Pubblico Ministero ma ripresa dal GIP che ha accolto l’opposizione del Pride e del Sindaco di Torino Chiara Appendino.
Come ampiamente esposto nella memoria presentata dalla Dr. De Mari le sue dichiarazioni riguardanti i rapporti anali etero ed omosessuali sono state rilasciate nel chiaro intento di riferire verità biologiche, fisiche ed infettologiche sottaciute o sottostimate, mettere in rilievo le patologie derivanti da tali rapporti, favorire una informazione scientifica corretta. I richiami alla pedofilia poi non erano altro che riferimenti a libri, appelli e pubbliche dichiarazioni di esponenti del mondo LGBT che esplicitamente affermano attrazione erotica per i minori, così come i richiami al satanismo sono stati motivati sulla base della documentazione oggi esistente relativamente a quell’inquietante fenomeno.
A fronte di ciò, L’Occidentale lancia un appello a favore della Dr. De Mari che vuole essere un grido di allarme per atteggiamenti oscurantisti e censori che mirano a cancellare due principi fondamentali della nostra Costituzione democratica e repubblicana, la libertà di pensiero dell’art. 21 e quello contenuto nell’art. 33 che stabilisce che “l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”.
Carlo Giovanardi
Francesco Agnoli
Luigi Amicone
Rodolfo Casadei
Roberto Cota
Alessandro Meluzzi
Assuntina Morresi
Eugenia Roccella
Giacomo Vurchio
Giuseppe (detto Peppino) Zola
Fonte: https://www.loccidentale.it

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