I problemi demografici della regione FVG sono i principali, eppure nessuna politica se ne occupa.

Anziana, pochi figli, matrimoni in calo: la popolazione in Friuli Venezia Giulia




Continua ad invecchiare la popolazione del Friuli Venezia Giulia: a  dirlo la “Regione in cifre 2016”, l’annuale rapporto statistico da poco pubblicato e presentato in sede regionale. Di alcuni temi emersi  abbiamo già parlato sul “Vita Nuova” cartaceo, stavolta invece ci  concentreremo maggiormente sugli aspetti più strettamente legati alla  vita della cittadinanza e alla famiglia.

Invecchiamento: si vive più a lungo e si generano meno figli

«L’età media della popolazione regionale all’anno 2015  risulta pari a 46,6 anni, in aumento rispetto ai 46,4 del 2014», si  legge nel rapporto. Tra le ragioni dell’invecchiamento della popolazione troviamo un tasso di natalità piuttosto basso, con un  numero di figli per donna pari a 1,33 (nemmeno due figli a famiglia),  dove la neomamma ha mediamente un’età di 31 anni. Guardando a livello  provinciale, interessante è notare come a Trieste siano in (seppur leggero) aumento le nascite da matrimonio, passate da 56,8% del 2014 al 57% del 2015. Situazione in netta controtendenza con le altre province, dove sono  diminuite di qualche punto pur rimanendo al di sopra del 60%.

Il secondo motivo legato all’invecchiamento della popolazione è la speranza di  vita alla nascita, stimata a 79,9 anni per i maschi e a 85 per le  femmine. Elemento che contribuisce a sua volta al segno negativo  relativo alla crescita naturale in tutta la regione, in particolare a Trieste, dove è passata dal -6,7% del 2014 al -8,3%, mentre Pordenone  passa dal -0.6 % del 2014 al -2,2 del 2015, Udine dal – 3,9% al -5,2 e  Gorizia da -5,4% a -5,8%. Un saldo che resta negativo anche tenendo  conto del fenomeno migratorio.

I Matrimoni diminuiscono e in proporzione aumentano quelli civili

I matrimoni civili rappresentano il 59,8% del totale, in netta controtendenza col trend italiano, pari al 43,1%. Ne sono stati celebrati 2079 nel 2014 (nel 2012 sono stati  2134), contro i 1400 religiosi (1594 nel 2012), per un totale di 3479,  oltre 300 in meno rispetto al 2012. Diminuiscono invece, anche se non  significativamente, i divorzi, scesi a 1360 contro i 1431 del 2012,  mentre in aumento sono le separazioni (1840 contro le 1830 del 2012).

A livello familiare, infine, se l’83,7% dei residenti in Fvg di 14  anni o più «considera positivamente (buono o molto buono) il proprio  stato di salute» — dati in miglioramento rispetto all’anno precedente  —, solo un po’ più della metà delle famiglie (il 60,6%) hanno ritenuto  nel 2015 le proprie risorse economiche almeno adeguate. E guardando  nel particolare, infatti, si nota che i principali capitoli di spesa  riguardano l’abitazione, l’energia e i combustibili (36%), l’acquisto  di alimentari e bevande (17,3%), i trasporti (10%). Spese necessarie  per affrontare la vita quotidiana, insomma, e percentuali  corrispondenti a quelle riscontrate nella media italiana, mentre per  svaghi, ricreazione, cultura, viaggi e altro vengono destinate risorse  esigue e ripartite in modo piuttosto omogeneo.

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