Il partito di Angelino Alfano dichiara finita l'epoca del suo appoggio al Partito democratico. Se questo appoggio non è stato ritirato ai tempi della Cirinnà cosa lo motiverebbe ora? Le elezioni ormai prossime?

Alternativa Popolare: senza popolo torna alla casa del padre




Alternativa Popolare, Il partito di Alfano, Lupi, Costa, Lorenzin eccetera, ha dichiarato che è finita la collaborazione con il Partito democratico e si prepara a porre i ponti per tornare con Berlusconi. Quando si tratta di vincere le elezioni, in politica tutto fa brodo ed è possibile anche che ci riescano. Con che faccia, però è un altro discorso.

Mi sono chiesto perché mai oggi la collaborazione con il Partito democratico meriterebbe di finire e ai tempi della legge Cirinnà  o del divorzio breve no. Tutti i deputati di cui sopra e il loro gruppo hanno votato a favore di queste leggi nefaste e si sono ben guardati da rompere allora. Cosa c’è ora di più importante che meriti di rompere?

Il ministro Costa esce dal governo. Aveva la delega alla famiglia. Non si è dimesso quando il suo governo ha proposto una legge – sempre la Cirinnà – contro la famiglia, si dimette ora per quella sullo ius soli.

Nessuno si ricorda più le contingenze che avevano spinto Alternativa Popolare (che allora si chiamava Nuovo Centro Destra) ad abbandonare il Centro destra in cui erano stati tutti eletti per collaborare con il Partito democratico entrando direttamente nei suoi governi e forse non se le ricordano nemmeno loro. Tutti però sanno cosa li ha indotti a rimanere legati a quel carro anche davanti a leggi inammissibili.

Il fatto è che Alternativa Popolare non ha un suo popolo. E’ popolare di nome ma non di fatto. E’ un partito di “eletti” che però non possiedono i voti che li hanno eletti. Sono stati infatti tutti eletti grazie ad una legge dalle liste bloccate e grazie a Berlusconi. E’ vero che ora questi “eletti” hanno un notevole potere, perché da loro dipende la maggioranza al Senato, ma è altrettanto vero che se non trovano una casa alle prossime elezioni verranno trombati. C’è chi l’ha capito prima, come Nunzia Di Girolamo e ora il ministro Costa, che sono tornati alla casa del padre non fuori tempi massimo. Gli altri dovranno affrettarsi.

Ecco perché dicono che la fase politica della loro collaborazione col Partito democratico si è conclusa.

2 risposte a “Alternativa Popolare: senza popolo torna alla casa del padre”

  1. Miro Kosic ha detto:

    Quando l’agenda politica rincorre i titoli dei quotidiani la bibliogrsfia ragionata non esiste, per cui i politici “senza faccia” seguono il proprio istinto: la furbizia. Ma la furbizia altro non è che una forma inferiore di “intelligenza”. Gli animali non ne possono fare a meno perché da essa dipende la loro sopravvivenza…

  2. Giuseppe Morelli ha detto:

    È bene prendere le distanze da questi personaggi dell’antiPolitica.
    Occorre usare il Santo discernimento anche prima che le evidenze si appalesino.

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