Valdesi, sì alle unioni omosessuali in chiesa. ma c’è chi accusa di rinnegare la Bibbia




Il Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi ha approvato ieri sera, a maggioranza, alla fine di un dibattito che viene definito “lungo e articolato” un documento, dal titolo “Famiglie, matrimonio, coppie, genitorialità”. Con esso si introduce nella Chiesa valdese la benedizione liturgica per le coppie “civilmente unite” che ne facciano richiesta. Il comunicato stampa che lo annuncia fa riferimento esplicito alla nuova legge Cirinnà. Ma anche all’interno del mondo valdese c’è chi considera che questo passo sa un tradimento dell’insegnamento biblico, avvenuto oltretutto proprio nel 500° anniversario della Riforma, nata nel segno della “Sola Scriptura”.
La benedizione liturgica può avvenire se uno dei due richiedenti fa parte della Chiesa. “Ma il documento va ben al di là delle questioni legate al riconoscimento delle coppie omosessuali. Con la sua approvazione, metodisti e valdesi riconoscono la pluralità di modelli di comunione di vita e di famiglia presenti nella società, sottolineano la necessità della loro accoglienza e del loro accompagnamento, nonché il proprio impegno nella società a favore dell’ulteriore ampliamento dei diritti su questi temi”, afferma il comunicato stampa.
Come abbiamo detto, c’è chi è contrario. Lo esprime in un lungo intervento, che potete leggere su Sentieri Antichi Valdesi.
Ne riassumiamo alcuni concetti, anche perché potrebbero tornare utili, prima o poi, anche per i lettori cattolici. “Il ‘Documento sulle famiglie’ è già stato oggetto di una ampia analisi su questo sito, ma si può riassumere il tutto in poche parole: il Documento sul Matrimonio del 1971 è basato sulla Bibbia; il Documento sulle Famiglie del 2017 è basato su recenti ideologie e sulle mode culturali e sotto culturali di questi anni. Non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro. Ma vale la pena approfondire”.
Il sito lamenta la qualità del dibattito, che nega il dissenso, accusa di dire il falso chi dissente e mette a tacere un appello firmato (nel 2010) da quaranta membri e un pastore. Il testo di Sentieri Antichi Valdesi lamenta che nel documento si parli di coppie: “La parola ‘coppie’ significa che si includono anche coppie non sposate e ‘genitorialità’ dice che si accetta totalmente la disgiunzione tra procreazione e essere genitori per dare alle coppie omosessuali il diritto di privare un bambino di uno dei genitori al fine di farne ‘il loro figlio’, un vero e proprio sacrificio umano sull’altare del dio Gender”.
Il documento fa riferimento al Sinodo dei Vescovi sulla Famiglia. Ma, notano i dissidenti, “Nel menzionare le differenze che permangono con i Cattolici, non viene menzionata quella vera, cioè che noi ci basiamo sulla Sola Scriptura “. Sulla famiglia il testo, che invitiamo a leggere, dice: “Belle le parole sul legame duraturo e molto suggestive quelle ‘sull’alleanza di grazia con Dio’, ma dove sta l’alleanza se si fa il contrario di quanto Dio, nella Sua parola, più volte dice?”.
L’obiettivo, secondo i dissidenti, è quello di “relativizzare ogni forma di famiglia, cioè ‘relativizzare’ anche la parola di Dio, che nella Scrittura è molto specifica su cosa è famiglia e cosa non lo è: chiamare ‘famiglia’, ciò che la Bibbia definisce ‘abominio’ è un bell’esempio di relativizzazione. Detto più chiaramente, il punto vero è infischiarsene della parola di Dio e di Dio stesso, ma – per non scandalizzare troppo i contribuenti della Chiesa (non quelli che firmano l’8 per mille che non si scandalizzano per nulla) – lo si fa con frasi nebulose”.
Tutto questo ha un’aria stranamente familiare. Il documento dice anche che per accedere alla benedizione/matrimonio occorre dichiarare la “volontà di vivere l’unione secondo l’insegnamento dell’evangelo”. “Una unione omosessuale secondo l’insegnamento dell’evangelo? Evidentemente anche la parola ‘evangelo’ è flessibile e peraltro usata qui in modo anomalo: da nessuna parte nella Confessione di fede valdese si dice o si suggerisce che i quattro Evangeli abbiano una natura diversa, men che meno contrastante, rispetto al resto della Bibbia”. Dicono ancora: “La Bibbia è ormai combattuta in modo talmente profondo che una presa di posizione su basi bibliche, in questo caso la contrarietà alla celebrazione liturgica dell’omosessualità, non può neppure più essere definita come tale”.
Amara e durissima la conclusione, relativa alla condanna della ‘discriminazione’ contenuta nel documento del Sinodo: “No, per la nuova religione l’omosessualità è una verità assoluta fin dalla creazione, forse è il ‘logos’ stesso del Vangelo di Giovanni. Dunque il marchio d’infamia va anche a Dio stesso, poiché la Bibbia, compresi i libri di Mosè e le lettere di Paolo, è parola di Dio. Siamo infatti alla bestemmia più radicale. La Parola di Dio è respinta in modo radicale, sostituita dall’ideologia gender-omosessualista. Abiura e apostasia”.
di Marco Tosatti
Fonte: http://www.marcotosatti.com

Una risposta a “Valdesi, sì alle unioni omosessuali in chiesa. ma c’è chi accusa di rinnegare la Bibbia”

  1. Fausto ha detto:

    I valdesi restano critici sull’utilizzo dell’otto per mille per il sostentamento della Chiesa cattolica; i valdesi che vi hanno aderito nel 1993, utilizzano i fondi per progetti di natura assistenziale, sociale e culturale, non destinano somme per il mantenimento dei pastori e per le attivita cultuali della chiesa.

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