Su Vita Nuova un approfondimento su Costantino




Nel febbraio del 313 d.C. l’imperatore d’Occidente Costantino e il collega d’Oriente Licinio inaugurarono con l’editto di Milano una nuova era nel segno della tolleranza e della libertà religiosa.

Nel XVII centenario di quell’evento epocale, che sancì la fine di ogni persecuzione religiosa e liberò definitivamente i cristiani dall’oscurità delle catacombe e del nascondimento, “Vita Nuova” pubblica un Approfondimento scritto dal prof. Giuseppe Cuscito dedicato al vero significato delle nuove direttive imperiali confluite nell’editto.

Tra il mito idealizzante e la più realistica contingenza storica fatta anche di interessi e di calcoli politici, emergono in tutta la loro concretezza la portata reale dell’editto e i molteplici volti di colui che ne fu il principale artefice. Altrettanto profonda e sfaccettata appare la ricostruzione delle conseguenze dell’editto all’interno della Chiesa nascente, certo positive per le nuove garanzie di tolleranza offerte ai cristiani ma anche vincolanti sul piano della libertà religiosa, in primis spirituale. Infatti allora si gettarono le fondamenta della vexata quaestio, tuttora assai discussa, del rapporto della Chiesa con il poter politico.

Per una panoramica più dettagliata sulle luci e le ombre, i particolari e le diverse testimonianze letterarie e archeologiche relative a questo grande anniversario, rimandiamo all’Approfondimento pubblicato a pagina 23 del numero di “Vita Nuova” del 4 gennaio 2013.

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