Se fossi Letta mi preoccuperei




Il congresso del PD e la lotta interna al PDL mettono in pericolo il governo Letta. Bisogna prenderne atto. Dopo il voto di fiducia in Parlamento, dopo che Berlusconi all’ultimo momento ha dovuto ricredersi e dichiarare anche lui il voto di fiducia dopo aver ritirato i propri ministri dal governo, dopo che, in quella occasione, il duo Letta-Alfano sembrava molto solido, era opinione comune che il governo sarebbe durato a lungo, qualcuno parlava almeno di tutto il 2015.

Ma un politica tutto dura pochissimo. Ci sono almeno tre elementi per dire che oggi Letta è debole.

Il primo elemento nasce da Renzi. Il progetto politico di Renzi è antitetico alle larghe intese. E’ un progetto maggioritario, come quello di Veltroni dopo il Lingotto. Renzi continua a dire di voler prendere voti sia a destra che tra il movimento 5 stelle. E continua a dire di essere contro i governi di larghe intese. La sua logica è maggioritaria: chi vince governa. In questo momento Renzi viene dato per superfavorito rispetto agli altri tre candidati alla segreteria. Ma sappiamo che lui vuole Palazzo Chigi. Le larghe intese glielo impediscono.

Il secondo elemento è Berlusconi, che non può lasciare a Renzi il monopolio della critica alle larghe intese. Ora egli rifà Forza Italia per sparigliare e riprendersi in mano l’iniziativa dentro il partito. Il passaggio a Forza Italia prevede infatti l’azzeramento delle attuali cariche. Il gruppo degli oppositori interni – che aveva contestato l’attacco a Letta – ha bisogno dei voti di Berlusconi e da solo rischia di fare la fine di Fini. L’accettazione del passaggio a Forza Italia significherebbe per loro risottomettersi al Capo. Strappare significherebbe non avere futuro. Ora Berlusconi dice che la nascita di Forza Italia non comporta pericolo per il governo, ma è evidente che poi non sarà così. Quando Renzi emergerà come vincente nel PD, allora Forza Italia dovrà esprimere un contendente sul piano nazionale. La nascita di Forza Italia dopo l’8 dicembre porrà grossi problemi per Letta, soprattutto se, dall’altra parte, anche Renzi continuerà la sua ascesa.

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