Un Comitato ONU di 18 sedicenti "esperti" di nomina politica si permette di chiedere alla Chiesa cattolica di rivedere le proprie posizioni su vita e famiglia. Ma l'ONU è l'organo di una nuova religione?

Quando l’ONU fa piangere i sassi




Il Comitato ONU per i Diritti del Fanciullo ha accusato la Chiesa cattolica. Di cosa? Lo vedremo tra un po’. Intanto si deve sapere che questo Comitato è costituito da 18 membri nominati dagli Stati che hanno aderito alla Convenzione per i Diritti del Fanciullo. E’ un comitato di “esperti” nominati con criteri politici. Ora, il 5 febbraio scorso questo Comitato ha emanato un Rapporto in cui si accusa la Chiesa cattolica di varie cose: a) allo scopo di tutelare «gli adolescenti e i bambini gay, lesbiche, bisessuali e transgender» (sic!) il Comitato chiede alla Chiesa di rivedere la propria posizione dottrinale sull’omosessualità; b) il Comitato chiede alla Chiesa di modificare la sua visione dell’ideologia gender, smettendo di parlare di “complementarietà” tra uomo e donna; c) il Comitato accusa la Chiesa di aver protetto i sacerdoti responsabili degli atti di pedofilia; d) il Comitato accusa la Chiesa di rivedere la propria posizione sull’aborto e di rivedere il codice di diritto canonico a questo rigaurdo.

Il giorno stesso, in Italia, il programma RAI “Le Iene” metteva alla gogna un povero prete veronese con una montatura su un caso di pedofilia. Il rapporto del Comitato ONU conteneva molte sciocchezze ma alla fine ciò che conta è l’impressione montata ad arte che resta nella mente delle persone.

L’ONU dovrebbe interessarsi dei bambini che muoiono sotto i colpi delle opposte fazioni in Siria, oppure dei bambini che non conoscono nemmeno i loro genitori perché sono stati concepiti in provetta accedendo a delle banche del seme via internet, oppure dei bambini che vengono dati in adozione a coppie omosessuali dai cui “genitori” ricevono gran belli esempi di comportamento, oppure dei bambini commissionati da coppie gay che vengono partoriti da una madre in affitto che li deve abbandonare dopo aver condiviso nove mesi di cordone onbelicale e di comunicazione placentare. Invece di occuparsi di tutto questo si occupa della Chiesa cattolica. La Chiesa cattolica che, da quando è nata, altro non ha fatto che proteggere i bambini. Come? Opponendosi, alle origini, all’esposizione (cioè alla morte) dei figli non graditi da parte del Pater Familias, creando la ruota nei conventi e nelle basiliche dove le mamme potevano collocare il figlio che non potevano mantenere, creando scuole e ospedali per bambini, sostenendo la famiglia e inculcando una cultura del bambino che trova fondamento nelle parole stesse di Gesù: lasciate che i bambini vengano a me; se non sarete come bambini non entrerete nel regno dei cieli. Cosa ha da insegnare l’ONU alla Chiesa? Il fatto è che all’ONU non interessano i bambini, interessa la Chiesa, per denigrarla.

Infine c’è un altro punto.  Uno squallido comitato di 18 sedicenti esperti  nominati dalla politica si permette di giudicare le posizioni dottrinali della Chiesa cattolica e di chiederle di modificare la sua visione dell’aborto, dal matrimonio, della famiglia, della filiazione … quelle stesse dottrine che essa ritiene di avere ricevuto da Dio e di essere stata costituita proprio per conservarle. Da dove deriva questa arroganza del mondo? L’ONU fa proprio l’attuale pensiero debole, la sua ideologia è il relativismo, eppure qui mostra un volto dogmatico. L’ONU è una nuova chiesa che milita per una nuova religione?

 

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