Su Vita Nova di venerdì 4 ottobre lunga intervista di don Sandro Amodeo di ritorno da Iriamurai (Kenya) dove ha visitato la parrocchia e don Primieri, il sacerdote fidei donum che da molti anni vive, celebra ed opera là.

Notizie da Iriamurai (Kenya)




Nel numero di Vita Nuova di oggi 4 ottobre 2013 viene pubblicata una lunga intervista a Don Sandro Amodeo, direttore del’ufficio di pastorale missionaria della diocesi di Trieste dopo la visita da lui condotta nella parrocchia di Iriamurai, diocesi di Embu in Kenya. Nell’intervista don Sandro parla della evangelizzazione e della promozione umana in quella parrocchia, della attività pastorale di don Primieri, il sacerdonte fidei donum che da molti anni vive, celebra ed opera là e dei cambiamenti nel frattempo avvenuti. Parla anche di un grave fatto di violenza avvenuto proprio durante la sua visita.

Anticipiamo qui una domanda dell’intervista e invitiamo anche a visionare la fotogallery della visita.

Don Sandro, lei è appena tornato da una visita alla missione di  Iriamura. Quali erano le finalità della sua visita?

Iriamurai è attualmente una parrocchia della diocesi di Embu, un territorio al centro dello stato del Kenya, situato a nord della capitale Nairobi. A dire il vero, l’esperienza missionaria della Chiesa triestina in Kenya, è iniziata da un’altra parte, presso la parrocchia di Nguviu situata a circa duemila metri d’altezza alle porte della foresta che circonda il monte Kenya. Nel tempo questa chiesa è cresciuta e nell’ anno 1985 è stata consegnata alla chiesa africana, che a sua volta ha proposto una nuova esperienza di missione presso l’ area di Iriamurai. Rispetto a Nguviu, è molto più in basso, a circa mille metri d’altitudine in un territorio secco. Vi è però nel territorio parrocchiale lo scorrere del fiume Tana con una serie di 5 dighe e relativi bacini artiificiali per l’approvvigionamento dell’ energia elettrica di Nairobi e di buona parte del Kenya intero.

La mia visita a don Piero Primieri, sacerdote della diocesi di Trieste in esperienza “fidei donum” e parroco della parrocchia di Iriamurai, risponde ad una precisa volontà dell’ Arcivescovo mons. Crepaldi. All’ inizio di quest’ estate, durante una piccola trasferta, l’Arcivescovo mi espresse il desiderio che in ragione del mio ufficio mi recassi in visita a questo sacerdote e all’ esperienza missionaria che egli ha compiuto in quelle terre. Così, non appena sono riuscito a trovare un periodo di tempo con meno impegni del solito, mi sono organizzato per recarmi in visita da lui. La disponibilità di don Primieri nell’accogliermi è stata immediata e senza riserve, anzi le date che io ho proposto cioè dal diciassette al ventiquattro settembre hanno incontrato subito il suo favore, in quanto proprio domenica 22 settembre si è celebrato in diocesi di Embu il ventisettesimo anniversario di fondazione della diocesi stessa.

La finalità quindi di questa visita è stata duplice. Innanzittutto mantenere la vicinanza ed il rapporto con la Chiesa che a don Piero è madre e cioè quella triestina, e nello stesso tempo fargli sentire la vicinanza del suo Vescovo, del Presbiterio e di tutti coloro che pregano ogni giorno per lui e per tutti i missionari. Certamente, mi è servita molto anche per conoscere da vicino una realtà della quale ho sentito parlare da quarant’anni ma con la quale non avevo mai avuto la possibilità di entrare a contatto diretto.

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