Articolo ironico e semiserio sul fatto che per il quotidiano di Trieste la Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, è sempre più spesso e sempre più semplicemente: Debora.

Meno male che Debora c’è




“Faccia a faccia tra Debora e i Cinquestelle” (10 maggio); “Debora premia Saro con l’incarico in Paritetica (12 maggio); “Debora in pressing per la cittadinanza ai figli di stranieri” (20 maggio); “Debora taglia di 25 mila euro lo stipendio del portavoce” (25 maggio).

Per Il Piccolo non c’è Presidente di regione, non c’è Serracchiani che tangano. C’è solo Debora. Se si fosse in Veneto o in Lombardia: la Debora.

D’accordo, Serracchiani è un nome troppo lungo per i titoli e suona pure male: è un cognome gracchiante. Però non è che il ministro dell’economia Saccomanni – che per lunghezza e suono assomiglia a Serracchiani – il Corriere lo chiami Fabrizio.

La Debora ora è in pressing, ora taglia di qua, ora annuncia di là. Non è una istituzione e non è nemmeno una persona: è una persona-istituzione o una istituzione-persona. Un po’ come Silvio, per intenderci. Meno male che Debora c’è, vien da pensare.

Sarà il nuovo corso del PD? Bersani aveva vantato di non aver messo il suo nome sul simbolo elettorale, perché ciò che conta – diceva – è il partito e non il leader. Poi però ha di fatto perso. Allora, si saranno detti, è meglio puntare su un po’ di personalizzazione, e così la Debora ha sostituito la Presidente ed anche la Serracchiani.

Se io fossi Debora, come non sono, telefonerei al Piccolo e chiederei un po’ di rispetto istituzionale. Accidenti, non sono mica la vostra vicina di casa che vi tiene il cane quando andate due giorni in ferie. Sono Il-Presidente-della-Regione-Friuli-Venezia-Giulia.

Una risposta a “Meno male che Debora c’è”

  1. Stefano ha detto:

    Articolo spiritoso e ben scritto. Quasi quasi ci clicca mi piace.

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