Un atto pubblico di la condanna di ogni forma di intolleranza, di discriminazione e di persecuzione contro i cristiani.

Lettera del Vescovo al Sindaco Cosolini




Signor Sindaco,

mercoledì scorso, 11 marzo, in una Cattedrale affollatissima nell’ambito delle attività della Cattedra di San Giusto, abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare la toccante e drammatica testimonianza di S.E. Mons. Shlemon Warduni, Vescovo ausiliare di Baghdad, sulla terribile persecuzione dei cristiani in Iraq. Le notizie che quotidianamente giungono da quel Paese, dalla Siria, dalla Libia, dalla Nigeria e da tantissime altre parti – terribili le ultime provenienti da Lahore in Pakistan dove sono state bruciate due chiese e dove ci sono stati 14 morti e molti feriti – sono lì a dirci, con sconvolgente eloquenza, che nel mondo si sta consumando un vergognoso genocidio di cristiani soprattutto da parte di fondamentalisti islamici. Il Santo Padre Francesco è già intervenuto moltissime volte per denunciare con forza questo dramma che si sta realizzando nell’indifferenza generale e nel silenzio dei circuiti massmediali. Mai un Papa era intervenuto con tanta forza e tante volte e in poco tempo come Papa Francesco sul tema della persecuzione dei cristiani. A dargli ragione ci sono accurati studi, tra i quali spiccano quelli prodotti dal Center for Study of Global Christianity e i Rapporti sulla libertà religiosa pubblicati annualmente dall’Associazione La Chiesa che soffre. E per quanto riguarda la situazione presente in Europa e in Italia, ci sono i Rapporti annuali dell’Observatory on Intolerance and discrimination against Christians in Europe che ben documentano il quadro assai preoccupante di quello che succede nei nostri civilissimi Paesi europei.

Quadro drammatico, che esige che si dia avvio a una decisa e consapevole reazione. E Trieste potrebbe muoversi in questa direzione. La sua lunga e nobile tradizione spirituale e culturale – che si è caratterizzata e si caratterizza per un rifiuto netto di ogni forma di discriminazione e tanto si prodiga anche oggi per combattere forme improprie di fobia – dovrebbe trovare l’occasione e i modi per esprimere il suo civile rifiuto di ogni forma di intolleranza, discriminazione e persecuzione contro i cristiani, nella consapevolezza che si tratta della più diffusa delle forme di fobia che, ogni anno, colpisce migliaia di credenti, tra i quali vanno annoverati molti martiri. Mi rivolgo pertanto a Lei Signor Sindaco per chiederLe di prodigarsi affinché la sua Giunta e il Consiglio comunale della nostra Città giungano a formulare, con un atto pubblico, la condanna di ogni forma di intolleranza, di discriminazione e di persecuzione contro i cristiani. Questo gesto di civile solidarietà con i cristiani consentirà anche la doverosa critica verso ogni forma ideologica di violenza e la promozione di quei salutari fondamenti della nostra civiltà che sono la dignità umana e il diritto alla libertà religiosa e di culto. Di fronte al diffuso clima di rifiuto del cristianesimo e di persecuzione dei cristiani, sarebbe incomprensibile e colpevole se si volgesse lo sguardo altrove, illudendosi di poter ignorare una tragedia che, di fatto, chiama in causa i valori di base della nostra convivenza civile.

Colgo l’occasione per salutarLa cordialmente e per augurare ogni bene.

+Giampaolo Crepaldi

Arcivescovo – Vescovo di Trieste

 

 

Trieste, 18 marzo 2015

 

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