Lo sguardo del Vescovo nell'omelia di fine anno si è rivolto ai principali eventi di fede dell'anno appena terminato. Di motivi di speranza fondata sulla signoria di Cristo ce ne sono tanti.

Con la sapienza del Te Deum




L’Arcivescovo Crepaldi ha dedicato l’omelia della  messa di fine anno a gettare uno sguardo sul 2013 trascorso. Il canto del Te Deum – ha detto – comincia con la lode a Dio e finisce con la speranza riposta nel Salvatore. È con questa sapienza che il cristiano guarda il tempo che passa.

Il 2013 – ha proseguito il Vescovo – ha visto la conclusione dell’anno della fede, indetto da Benedetto XVI e concluso da Papa Francesco.  E’ stato un anno ricco di doni spirituali anche per la diocesi di Trieste. Benedetto XVI ci ha insegnato la Verità della Carità (Veritas caritatis) e Papa Francesco ci sta insegnando la Carita’ della Verità (Caritas veritartis).

La Chiesa di Trieste ringrazia il Signore per averle permesso di far vedere il suo volto buono tramite l’aiuto dato a tanti bisognosi, soprattutto, ma non solo, per mezzo dell’Emporio della Solidarietà. Di solidarietà si sono occupati anche i Vescovi europei, convenuti a Trieste nello scorso novembre.

Il Vescovo ha ringraziato il Signore per il risveglio vocazionale alla vita consacrata e al sacerdozio che si riscontra nella nostra diocesi. L’11 maggio 2014 si terrà proprio a Trieste la Giornata Mondiale delle Vocazioni sul tema: “Vocazioni testimonianza della Verita’”.

In conclusione del l’omelia di ringraziamento a Dio per l’anno trascorso, il Vescovo ha invocato  la protezione di Maria, Madre di Dio e della Chiesa.

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