Quest'anno il tradizionale Messaggio dell'Arcivescovo per l'Avvento è dedicato alla Madonna, per una adeguata preparazione della Chiesa diocesana alla peregrinatio Mariae.

In preparazione alla Peregrinatio Mariae




Da gennaio la nostra Chiesa diocesana vivrà un significativo tempo dedicato al culto mariano con la peregrinatio Mariae. Una copia della statua della Madonna delle grazie che si venera al Santuario di Santa Maria Maggiore visiterà ogni comunità parrocchiale della diocesi.

La Madonna delle Grazie lascerà il Santuario di Santa Maria Maggiore dopo una solenne celebrazione e, visitate tutte le parrocchie della diocesi, concluderà la peregrinatio al Santuario di Monte Grisa.

L’Arcivescovo, promuovendo la peregrinatio Mariae, ha voluto affidare la diocesi alla maternità della Madonna proprio nell’ultimo anno del Sinodo, il Sinodo della fede, a indicare nella Vergine l’icona luminosa di chi crede.

Il tradizionale messaggio del Vescovo per l’Avvento, quest’anno è così dedicato alla Madre di Dio secondo lo spirito della Marialis Cultus del beato Paolo VI, documento magisteriale che non pochi e non marginali legami evidenzia tra il tempo liturgico dell’Avvento e il culto mariano. L’Arcivescovo ha “voluto presentare la Vergine Maria alla luce della spiritualità del tempo di Avvento, perché la nostra Chiesa, che sta vivendo l’ultimo anno del Sinodo sulla fede, impari dalla Vergine di Nazaret ad accogliere e vivere intensamente il dono della fede”.

Monsignor Crepaldi offre al clero tergestino e a tutto il popolo cristiano che è in Trieste un testo da leggere e meditare per una adeguata preparazione al Santo Natale e alla peregrinatio Mariae. Un Messaggio che sottolinea con forza come il tempo dell’Avvento sia caratterizzato da una forte e marcata impronta mariana.

La Maternità di Maria è sapientemente richiamata e presentata con delicata perizia. A Natale Maria risplende come Madre di Gesù Cristo vero Dio e vero uomo. Ma è l’intero Anno liturgico a cantare la Maternità della Vergine, a Pasqua madre spirituale dell’umanità redenta, a Pentecoste Madre della Chiesa.

Richiamando alcuni Prefazi dell’Avvento e i tre formulari delle Messe mariane proposti per il tempo d’Avvento, dove la sapienza millenaria della Chiesa si fa Liturgia nel cantare la bellezza ineffabile di Maria, nuova Eva, Figlia di Sion, Madre, l’Arcivescovo indica in Maria e nel culto a Lei riservato la porta santa per il Natale, per avvicinare il mistero del Verbo Incarnato nato a Betlemme in una mangiatoia.

“Sia ancora Maria a dire anche  a noi oggi, come disse a Cana: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv 2,5) e così “…i suoi discepoli cedettero in Lui” (Gv 2,11)” è l’auspicio e la preghiera di un padre per i propri figli, per la propria Chiesa.

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