"Molti parlano male di me, mi attaccano senza avermi conosciuta, senza sapere quanta attività viene svolta dal mio ufficio e dai mieri funzionari". Ampia intervista alla Soprintendente Picchione sul numero di oggi di Vita Nuova.

Trieste e i suoi beni culturali




Sul numero di oggi, venerdì 25 aprile 2014, ampia intervista di Paolo Rakic alla  Soprintendente artichetto Maria Giulia Picchione, che illustra la sua visione dei beni culturali ma entra anche in precisazioni particolari. Come quando chiama “falsità” la favola metropolitana sui “dinieghi” della Soprintendenza alla ristrutturazioni edilizie. Come si ricorderà, si era diffusa, anche sulla stampa locale, la versione  di una Soprintendente che bloccava l’edilizia, reparto già sofferente di per sè. Erano stati anche forniti dei dati relativi ai “dinieghi”, che avrebbero superato la metà delle domande presentate . “Molti parlano male di me – dichiara la Soprintendente a Vita Nuova – mi attaccano senza avermi conosciuta, senza sapere quanta attività viene svolta dal mio ufficio e dai mieri funzionari”. E ricorda che avere informazioni corrette è facile: “Il mercoledì c’è l’apertura al pubblico per chiunque voglia avere informazioni dagli architetti ed è sempre possibile fissare con loro un appuntamento anche in altre giornate”. Ma i dati? L’artichetto Picchione a Vita Nuova dà quelli veri: 4 per cento delle pratiche respinte, 96 per cento approvate: “Il dato è certo – precisa  – perché al mio arrivo ho introdotto non solo il protocollo informatico, prima inesistente, ma anche un sistema  di monitoraggio delle pratiche”.

L’architetto Picchione ricorda anche che la regione Friuli Venezia Giulia è tra le ultime regioni italiane a non avere un Piano paesaggistico “nonostante le previsioni normative siano molto imperative”. Per evitare l’episodicità e sostituirla con la programmazione, la Soprintendente ha chiesto fin dal suo arrivo la predisposione del Piano. Allo stesso modo ha iniziato una collaborazione fattiva con il Comune di Trieste e con altri comuni affinché si dotassero di regolamenti circa le concessoni d’uso degli spazi demaniali vincolati. “Seppure con dieci anni di ritardo” e “malgrado molta triste disinformazione” – come si esprime su Vita Nuova la Sovrintendente –  l’adeguamento è iniziato.

“La scarsa attenzione per il passato è un segno di disattenzione per il nostro futuro”. La Soprintendente Picchione illustra a Vita Nuova la sua filosofia del paesaggio e dei beni culturali. Il paesaggio è espressione di identità e creazione di valore, anche economico. Preferire il recupero alla demolizione/ricostruzione è segno di lungimiranza, anche economica. Agli organi di tutela, che compiono una “azione faticosa”, secondo la Soprintendente, deve e può aggiungersi anche i privati “chiamati a partecipare, a condividere la missione conservativa nell’interesse generale, che però coincide con l’interesse particolare”.

L’ampia intervista esclusiva è pubblicata su Vita Nuova di oggi, venerdì 25 aprile 2014.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *