Anche la Vodafone – alla pari di Ikea, Findus e ormai tanti altri – è stata iscritta nell’elenco dei marchi da boicottare.
Una volta a girare avanti e indietro davanti alla sala parto delle maternità erano i mariti, ossia persone di sesso maschile. La scena era di maniera, ma aveva un fondamento. Quanti film e video pubblicitari abbiamo visto con lui che, ansioso, non sa stare fermo? Ora è una donna. Sta aspettando con ansia. Poi si decide, entra e bacia un’altra donna che ha appena partorito e che tiene sul petto il nuovo nato. Le due si abbracciano. Esattamente come una volta, secoli fa, il marito baciava e abbracciava la moglie.
In questo caso è andata anche bene, perché una delle due donne lesbiche ha partorito direttamente. Ci aspettiamo in futuro il video con le due donne che attendono fuori della sala parto e poi entrano e, commosse, baciano il bambino nato da un utero in affitto. In questo caso non baciano la mamma, perché non si sa più chi sia la mamma: è sparita. Il caso inverso, al maschile, era già apparso in internet tempo fa: agghiacciante. Due maschi omosessuali che abbracciano un bambino ancora sporco di liquido amniotico fatto partorire contro denaro ad una donna che ha prestato il proprio utero e che giace, ancora spossata, dopo il parto.
Naturalmente più queste cose ricevono il sigillo degli intellettuali di moda e meglio va. Sfruttamento dello sfruttamento dello sfruttamento. Questa volta tocca a Fabio Volo, il famoso autore di besteller molto piacione e di successo, che pronuncia le frasi ad effetto che caratterizzano questo ciclo di spot: «Bisogna avere pazienza, ci vuole tempo, dobbiamo fare un passo alla volta», dice la sua voce rassicurante. Poi, all’improvviso, lo scatto: «Ma magari invece no, magari invece è arrivata l’ora di avere coraggio!» aggiunge il conduttore- attore-scrittore.
Certo: ci vuole un bel coraggio a mettere al mondo un bambino orfano di papà.
http://27esimaora.corriere.it/articolo/la-prima-coppia-di-mammenel-nuovo-spot-della-vodafone/
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