II principi non negoziabili. Quali sono?




Vita Nuova ha iniziato a presentare i programmi dei partiti in lizza per le elezioni politiche. Non potendo esaminare tutti i punti dei programmi, si è concentrata sui cosiddetti principi non negoziabili, che sono fondamentali, anche se non sufficienti, per giudicare dal punto di vista cattolico il programma di un partito. Ma quali sono questi principi non negoziabili? Benedetto XVI ne ha parlato per la prima volta il 30 marzo 2006 in un famoso discorso ai Partecipanti al Convegno del Partito Popolare Europeo. Qui egli disse che sono soprattutto tre:

– tutela della vita in tutte le sue fasi, dal primo momento del concepimento fino alla morte naturale;

– riconoscimento e promozione della struttura naturale della famiglia, quale unione fra un uomo e una donna basata sul matrimonio, e sua difesa dai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo insostituibile ruolo sociale;

– tutela del diritto dei genitori di educare i propri figli.

C’è però un documento precedente, la famosa Nota dottrinale sui cattolici in politica della Congregazione per la dottrina della fede del 2002, firmata da Ratzinger in quanto allora Prefetto di quella Congregazione e approvata dal Papa Giovanni Paolo II, che fa un elenco più completo. Ai tre punti visti sopra ne aggiunge altri tre: tutela dei minori dalle moderne forme di schiavitù, libertà religiosa, solidarietà nella sussidiarietà.

Siccome altri, in seguito, hanno aggiunto o tolto qualcosa a questo elenco, sarebbe utile attenersi solo a questo, per non creare confusione. Un punto però è chiaro: i primi tre principi assumono una importanza fondamentale e non possono essere messi alla stregua degli altri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *