"In questa giornata speciale, la Chiesa ci invita a guardare ai Santi che sono i nostri modelli e ad affidarci all'intercessione della Madonna, affinché riusciamo a raggiungerli in Cielo"

Essere Santi significa vivere le Beatitudini




Nella solennità di tutti i Santi, celebrata domenica 1 novembre 2015, il Vescovo, riprendendo la lettura dall’Apocalisse di San Giovanni, ha detto che “il Cielo è abitato da una moltitudine di Santi e poi che il Cielo è aperto a tutti perché tutti siamo chiamati al Cielo, tutti siamo chiamati alla santità.  La santità è, in primo luogo, partecipazione alla vita di Dio. La missione di Gesù è stata quella di aprirci la comunione con il Padre. Per questo si è incarnato, ha vissuto ed è morto e risorto”.

“La contemplazione della gloria di Tutti i Santi nella vita eterna – ha aggiunto io Vescovo – non ci fa evadere dalla nostra vita quotidiana. Per essere santi non è necessario compiere opere straordinarie, né possedere carismi eccezionali. E’ necessario, invece, ascoltare Gesù e seguirlo con amore e dedizione”.

Il Vangelo del giorno parlava delle Beatitudini. Il Vescovo ha detto che “Gesù ci dice: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli» (Mt 5,3). I poveri in spirito sono tutti quelli che ripongono in Dio la loro fiducia e che non attaccano il loro cuore ai beni di questo mondo. «Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati» (Mt 5,4). Essi sono quelli che soffrono a causa delle molte ingiustizie che ci sono in questo mondo. Dio conta ciascuna delle loro lacrime. Gesù parla poi dei miti, di quelli che non rispondono al male con il male, ma con il coraggio del perdono. Parla di quelli che hanno fame e sete della giustizia, di quelli cioè che desiderano vivamente la santità e che mettono Dio al primo posto nella loro vita. Gesù proclama beati i puri di cuore, di quelli cioè che non si infangano nelle volgarità di questo mondo, e degli operatori di pace. Infine, il nostro Gesù proclama beati i perseguitati. Quest’ultima è la più grande tra le beatitudini”.

 

 

 

 

 

 

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