Presso l'Ospedale Pediatrico di Trieste "Burlo-Garofolo" è stato aperto un ambulatorio sulla "disforia d genere" in età infantile. In que4sto settore delicato bisogna però andarci piano. I Pediatri americani mettono in guarda da interventi che danneggino la vita dei bimbi.

“Disforia di genere”, condanna senza appello dei Pediatri americani degli interventi pre-puberali




di Miro Kosic

La visione ideologica della scienza

Avendo la politica perduto qualsiasi credibilità , il potere che deriva dall’autorevolezza è di fatto passato all’establishment buro-tecno-scientifico. E poiché il potere tende a corrompere, non possiamo stupirci se la corruzione é penetrata anche nella scienza. L’intellighenzia occidentale ha passato lo scettro alla tecno-scienza, di cui si é impossessata perlopiù la sinistra, cercando così di sostituire gli “ideali” di cui è rimasta orfana con il crollo dei socialismi reali in Russia e in Cina. E’ così che il partito “del bel sol dell’avenir” ha sostituito i diritti fondamentali (salute, studio, lavoro) con i “diritti civili”.

«Che la questione riguardi le cellule embrionali, o il riscaldamento globale imputato all’uomo, o l’educazione sessuale, o l’aborto, o l’eutanasia, ecc., se ti opponi alle prescrizioni dell’agenda politica della sinistra post ’89 sarai tacciato di essere contro la scienza. Scientia locuta, causa finita. Sottostante a questa retorica c’è il credo ingenuo che la scienza moderna possa rispondere a tutte le questioni riguardanti la vita umana e che… solo gli scienziati abbiano il diritto di dettare la politica a cagione della loro presunta onnicomprensiva superiorità tecnica» (E. Maugeri).

Piano con gli interventi sui bambini

Il nostro giornale ha già parlato delle derive imposte dalla cosiddetta teoria gender ed abbiamo anche informato i nostri lettori che, da qualche mese, nell’ospedale pediatrico di Trieste “Burlo Garofolo” è stato aperto un ambulatorio sulla “Disforia di genere”, ponendoci qualche domanda ed esprimendo serie preoccupazioni per la salute dei nostri bambini/adolescenti. Perché?

In un recente articolo pubblicato dall’American College of Pediatricians si afferma che il disturbo della disforia di genere (GD) dell’infanzia, per il quale i bambini in età pre-puberale sperimentano una marcata incongruenza tra il genere percepito e il sesso a loro assegnato biologicamente alla nascita, nella maggior parte dei pazienti si risolve naturalmente nella tarda adolescenza», aggiungendo che il nuovo standard di trattamento per la GD nei bambini, teso ad assecondare tale disordinata tendenza contro natura, non sia solamente del tutto privo di basi scientifiche, ma soprattutto violi il fondamentale principio etico di lunga data di “primum non nocere”.

A titolo di esempio, si cita il caso del Dott. K. Zucker, da tempo riconosciuto come la principale autorità  in materia di identità di genere nei bambini, evidenziando che i bambini affetti da disforia di genere in età  pre-puberale sono meglio assistiti «aiutandoli ad allineare la loro identità di genere con il proprio sesso anatomico». Tale affermazione, però, è costata al Dr. Zucher il posto di lavoro dopo ben 30 anni di direzione della Child Youth and Family Gender Identity Clinic (GIC) presso il Centro di dipendenze e salute mentale di Toronto in Canada.

Procedure che cambiano per sempre la vita

L’ American College of Pediatricians riporta i dati scientifici che attestano inequivocabilmente come la condizione transgender non sia innata, come si vorrebbe far credere. Inoltre, nei casi in cui i bambini non vengono sottoposti a programmi pre-puberali e interventi di bombardamento ormonale, una cifra tra l’80 e il 95% di essi accetta la realtà del proprio sesso biologico nella tarda adolescenza. In conclusione i trattamenti ormonali per la “disforia di genere” durante l’infanzia vengono condannati senza appello e paragonati alle sperimentazioni di massa e alla sterilizzazione di giovani che non sono cognitivamente in grado di fornire il consenso informato. In questa prospettiva, l’American College of Pediatricians denuncia l’esistenza di un serissimo “problema etico” nel permettere di «eseguire, in maniera irreversibile, sui minori troppo giovani per dare un valido consenso, procedure che cambiano per sempre la loro vita».

L’articolo si conclude con un vero e proprio appello alla ragione a rifiutare l’ideologia del gender in ogni ambito, rimettendo al centro l’uomo e la sua incontrovertibile realtà  (https://www.acpeds.org/)

Rileviamo pertanto con rammarico e preoccupazione che la SIEDP (Società  italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica) abbia preferito aderire alla tendenza allineata alla dittatura LGBT nazionale e internazionale, rinunciando alla “realtà fisica” nell’interesse dei bambini/adolescenti. Ricordo che secondo il filosofo Hegel il numero dei pianeti del sistema solare doveva essere 6, cosicché quando nel 1783 fu scoperto il settimo (Urano), egli dichiarò: «Tanto peggio per i fatti se non si accordano con la teoria». La natura, come l’universo, ha le sue leggi a cui nessuna idea può contrapporsi.

Miro Kosic

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