La revisione in atto del Codice Deontologico dei Medici prevede dei cambiamenti sostanziali e molto negativi, che rischiano di stravolgere il senso stesso della professione. Appello del dott. Paolo Pesce, a nome del Comitato Scienza & Vita di Trieste, a tutti i medici triestini.

Appello ai Medici di Trieste




Nel numero di Vita Nuova di venerdì scorso 13 settembre, il dott. Paolo Pesce, a nome del Comitato Scienza & Vita di Trieste, ha rivolto un Appello a tutti i medici di Trieste dato che la revisione in atto del Codice Deontologico dei Medici in pratica la loro carta dei doveri) prevede dei cambiamenti sostanziali e molto negativi, che rischiano di stravolgere il senso stesso della professione a servizio del malato e della vita. Nello stesso numero di Vita Nuova venivano pubblicati due articoli, uno dello stesso Pesce e un altro del dott. Pierandrea Vinci, su alcuni punti moltlo discutibili della riforma del Codice. Nel prossimo numero di Vita Nuova del 20 settembre un’altra paggina sarà dedicata a questo importante problema. Riproduciamo qui l’Appello in questione:

 

APPELLO

AI MEDICI CHE CONDIVIDONO UN’IDEA DI MEDICINA FONDATA SUL RISPETTO DELLA VITA UMANA DAL CONCEPIMENTO ALLA MORTE  NATURALE

La bozza del nuovo Codice di Deontologia Medica presenta numerose criticità, alcune delle quali di grave portata, al punto che non possiamo condividere molte parti di un simile Codice, che stravolge alcuni fondamenti della medicina.

Tutti i colleghi, che credono in una medicina che agisca a difesa della vita (dal concepimento fino alla  morte naturale) e della salute, in una medicina che agisce nell’interesse del paziente e nella quale il medico esprime la sua professionalità, che difende la libera scelta non solo del paziente, ma anche del medico,

sono invitati

a segnalare le loro osservazioni al seguente indirizzo di posta elettronica: ppesce@tiscali.it al fine di far circolare le impressioni e stilare poi un documento che ognuno possa trasmettere, liberamente, all’Ordine dei Medici di Trieste, nelle parti che riterrà opportuno.

Non lasciamoci sfuggire questa opportunità di difendere la vera medicina.

Dott. Paolo Pesce

 

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